lunedì 1 luglio 2013

Giuliano Ferrara



Foto ripresada: www.mondoinformazione.com


Giuliano Ferrara
Articolo della nuova firma del Blog: Elia Dall´ Aglio


Passano pochi minuti dalla pesante condanna di Berlusconi nel processo Ruby - una condanna di inusitata durezza - che Giuliano Ferrara convoca una manifestazione dei lettori del foglio per solidarizzare con il leader moralmente sfregiato. L' adunata, numericamente, si rivela un flop clamoroso: non più di 1000 persone ( compresi i giornalisti ) per Repubblica, 300-400 al massimo per il Corriere. Vi partecipano vari parlamentari ( Santanchè, Lupi, Cicchitto ), vip come Marina Ripa di Meana e la presunta fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale, le cui dichiarazioni monopolizzano l' evento. Ma ciò di cui mi interessa parlare qui è chi quella manifestazione l' ha organizzata, cioè Giuliano Ferrara. Viene considerato, da sempre, a torto o a ragione, il più intelligente dei berlusconiani. Nella sua lunga attività politica( è stato ministro ed europarlamentare, ha militato nel PCI e nel PSI ), giornalistica ( ha fondato il Foglio ), ha collezionato una serie incredibile di giravolte, con una predilezione innata per le cause perse: è stato comunista, craxiano, berlusconiano fino alla fine, ateo ma strenuo difensore delle gerarchie vaticane, finiano, dalemiano, montiano, renziano, e via continuando. Ha polemizzato con chiunque gli capitasse a tiro, in modo anche violento e sopra le righe: da Saviano a Repubblica, da Ingroia alla Boccassini, recentemente ha avuto un durissimo diverbio pure con Mentana. Ci sono stati episodi della sua vita non proprio edificanti: è stato foraggiato dalla CIA e ha ammesso che tornò in Rai a condurre il suo programma, Qui Radio Londra, per volere di Berlusconi. Ma tornando alle cronache recenti, è iniziata una rumorosa campagna di stampa, non solo da parte sua ( Ostellino e Pierluigi Battista, con accenti diversi, sostengono argomenti simili ), ma da lui capeggiata, per la quale la condanna per prostituzione sarebbe espressione di bieco moralismo, per colpire i costumi sessuali un pò libertini ma innocenti di Berlusconi, l' ennesima tappa della persecuzione giudiziaria verso il grande imprenditore che ha impedito la vittoria della sinistra in Italia. Nulla di più falso, ovviamente: i giudici si limitano ad applicare la legge e rispondono solo ad essa. Si può discutere se la pena sia eccessiva, sproporzionata, perfino criticare una sentenza, ma quello che non si può fare, in uno stato di diritto, è delegittimare un organo dello stato, attribuendogli intenti politici. È in atto un tentativo ai limiti dell' eversione da parte della destra, che dura ormai da 20 anni: creare un clima di sfiducia nei confronti della magistratura, sperando così di salvaguardare il loro capo - padrone dal giudizio dell' opinione pubblica oltre che dei tribunali. A questo gioco si associa,e anzi ne fornisce sostanza teorica, Ferrara, che tenta di spostare l' attenzione, confondere un`opinione pubblica, se esiste, piuttosto suggestionabile. Per questo dicono: siamo tutte puttane. È solo un modo miserabile di buttarla in vacca. 

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