lunedì 25 settembre 2017

Le Elezioni



Domenica 24 Settembre 2017 i tedeschi per la prima volta dopo la seconda Guerra mondiale hanno mandato con il loro voto in parlamento esponenti di una forza politica di destra che non abiurano con fermezza il nefasto periodo storico legato ad Adolf Hitler. La formazione politica AFD (Alternativa per la Germania) è addirittura diventata la terza forza politica, per numero di parlamentari nella casa dei deputati tedeschi. Un fatto storico e preoccupante. I partiti che hanno governato insieme negli ultimi quattro anni sotto la regia della cancelliera Angela Merkel, I Cattolici Democratici e i Socialdemocratici, hanno subito una sconfitta pesantissima in termini di voti e di prestigio. I Verdi e la Sinistra estrema hanno mantenuto le loro posizioni mentre i Liberali sono tornati, con un buon risultato, sugli scranni del parlamento dopo che quattro anni fa non erano riusciti a superare lo sbarramento del 5% che consente ad una formazione politica di essere rappresentata. Le ultime elezioni in cui entrarono più di cinque formazioni politiche in parlamento furono quelle del 1957. Avere sei formazioni politiche rappresentate in questo parlamento rappresenta un fattore di instabilità e ci mostra un Paese diviso e frammentato. La leggittimità dell'ingresso nelle istituzioni nazionali di un partito di estrema destra non è in discussione ma pone delle questioni importanti e dirimenti all'intera politica tedesca. Vivo da troppi pochi anni (13) in Germania per ritenermi un esperto delle dinamiche sociali e politiche del paese che mi ha accolto a braccia aperte. Vivo in una città, Berlino, che possiamo definire un Unicum, per storia e geopolitica all'interno della Germania unita. La spiegazione che mi do della crisi dei partiti tradizionali e dell'insolito successo di una forza di estrema destra in Germania, devia completamente da tutte le opinioni e da tutti i commenti che ho letto e sentito fino ad ora. La questione dei profughi e delle politiche sull'immigrazione della Cancelliera e dei suoi governi secondo me non sono la prima causa del successo del movimento di destra che ha conquistato le prime pagine dei giornali.
La Germania è una nazione con uno stato sociale molto avanzato, solido e solidale. Chi è disoccupato in Germania ha una assistenza sociale eccellente che in un paese come l'Italia è difficile da immaginare. Molte, troppe persone approffittano di questo stato di cose e a causa di mancanza di soldi ed organizzazione, le istituzioni fanno troppi pochi controlli consentendo a troppi di vivere con l'assistenza sociale senza offrire nulla in cambio. In Germania esistono persone che non lavorano da decine di anni o che mai hanno lavorato in vita loro e continuano a ricevere il sussidio di disoccupazione e quello per pagare la casa. I Liberali nelle elezioni politiche del 2009, conquistarono quasi il 15% degli elettori con una campagna elettorale in cui puntarono sul fatto che le persone che lavoravano avrebbero dovuto ricevere piú soldi in busta paga e che troppi approfittavano dello stato sociale ricevendo quasi lo stesso di chi non aveva lavori particolarmente qualificati. Una volta andati al governo insieme ai cattolici democratici non riuscirono a mantenere o perlomeno a far entrare nell'agenda di governo le loro Promesse e vennero puniti amaramente alle elezioni successive.
Negli ultimi quattro anni, apparentemente, sotto il governo della cancelliera insiema ai socialdemocratici, l'economia tedesca ha avuto dei risultati positivi. La disoccupazione cala, la bilancia commerciale vive stagioni da bengodi e le entrate fiscali crescono senza interruzione di continuità. In quattro anni questo governo non è riuscito però ad alleggerire la pressione fiscale. Nè per i Piccoli imprenditori, nè per i dipendenti che guadagnano troppo poco. Nel frattempo i prezzi degli appartamenti, in Germania quasi il 50% vive in un appartamento in affitto (in Italia meno del 20%), hanno avuto aumenti spaventosi, mentre gli stipendi sono rimasti praticamente invariati.Contemporaneamente a questa politica cieca e poco lungimirante è arrivato come un treno in Corsa senza freni il problema dei richiedenti asilo.In realtà era un problema prevedibile, che quel pazzo e visionario di Marco Pannella nei primi anni ottanta raccontò con queste parole “Aiutiamoli adesso prima che i disperati dell’Africa e del terzo mondo vengano da noi".   Angela Merkel ha detto più Volte che i richiedenti asilo sono una risorsa e che la Germania è in grado di accoglierli. Mai parole sono state più vere e sensate. La Germania ha bisogno di persone che facciano lavori che i tedeschi non fanno più. Ha bisogno di forza lavoro in svariati campi ma le politiche per una integrazione Vera sono state all'insegna dell'improvvisazione. Ho due centri profughi vicino al mio appartamento. Sono anni che vedo gli stessi ragazzi (ormai uomini), uomini e donne, bighellonare di fronte alle strutture che li accolgono.Donne e uomini persi nella noia infinita delle giornate grigie berlinesi. Qualche Cosa È stato fatto ma troppo poco. Persone che non lavorano da anni e ospiti stranieri che si trovano quì per necessità o per altri motivi vanno impegnati in lavori socialmente utili. I soldi non sono stati investiti ne per aumentare gli stipendi di chi si sbatte 40 ore a settimana in una azienda e ne per integrare realmente i profughi. Io sono sempre dell'idea che l'accoglienza sia un obbligo per i paesi europei. Esistono persone che scappano da guerre civili infami. Spesso queste guerre sono state fovorite da una politica estera cieca e cinica anche dei paesi che fanno parte dell'unione europea. Ho la Fortuna di possedere una solidità economica che molti si sognano, frutto del lavoro dei miei genitori e del mio lavoro da Libero professionista qui in Germania. Negli ultimi undici anni ho lavorato con cortissime pause nella gastronomia. So Cosa significa spaccarsi il culo ed è per questo che nel prossimo futuro ho deciso di prendermi una pausa lunga per godere delle fatiche degli ultimi due lustri. Anche per questo Sogno un mondo più solidale. Tante persone, per motivi vari non riescono a godere della propria vita. Purtroppo molti hanno un livello culturale troppo basso. Molti sono completamente schiavi del consumismo e di falsi miti. Una condizione economico sociale soddisfaciente per moltissimi in Germania ed in Europa è una Cosa possibile e fattibile. Purtroppo la maggior parte di quelli che hanno troppo non è disposta a cedere una fetta del proprio benessere.Una grossa fetta di quelli che hanno poco o troppo poco non ha, a torto o Ragione, gli strumenti per organizzare una rivoluzione culturale che cambi o provi a cambiare lo Status quo.
Tornando alla politica tedesca mi rammarica il fatto che l'SPD i Verdi e i LINKE( la sinistra antagonista) non siano arrivati alla conclusione che senza lo scioglimento delle loro sigle, ormai minoritarie, e senza una piattaforma programmatica comune, ognuna delle forza in campo dovrebbe rinunciare o perlomeno rivedere una parte dei propri programmi, la possibilità di tornare al governo per creare una società più solidale e un paese più socialdemocratico e libertario sarà preclusa. Viviamo in una società molto egoista. Ognuno è preso dalle cazzate che scorrono sul proprio Smartphone. La lettura e l'analisi dell'odierno e di quello che dovrebbe essere un domani migliori per tanti è completamente scomparsa dalla personale Agenda dell'egoismo imperante. Io non sono felice in questo mondo di egoisti al quadrato. Con i miei consumi e con i miei comportamenti spero di spostare leggermente gli equilibri di un mondo e di un paese impazzito. È tempo di cambiare il domani e bisogna iniziare a farlo oggi.

martedì 23 settembre 2014

Bundesliga, gol da 82 metri . E prosegue la favola del Paderbon, primo in classifica.

“Io non sapevo di essere in grado di calciare il pallone così lontano”- Moritz Stoppelkamp era ancora sorpreso per il suo leggendario gol dalla distanza da 82 metri, che rappresenta un nuovo record per la Bundesliga e che spinge il suo neopromosso e scansonato SC Paderborn al vertice della classifica. Contro l’Hannover  i padroni di casa hanno mostrato un calcio brillante e un atteggiamento volitivo proprio quello che pretende il tecnico André Breitenreiter.
Elias Kachunga aveva portato in vantaggio, meritatamente, il Paderborn al 71° minuto. Negli infuocati minuti finali l’Hannover ha provato a recuperare il gol di svantaggio e nell’ultimissima occasione possibile anche il portiere degli ospiti Ron-Robert Zieler si è gettato nell’area avversaria ma sulla ribattuta conseguente ad un ultimo lancio disperato Stoppelkamp ha ricevuto la palla sul destro e non ci ha pensato due volte calciando verso la sguarnita porta avversaria. Il pubblico ha trattenuto il respiro per qualche secondo prima di esplodere in un grido di gioia infinita.
La giornata è stata trionfale per il Paderborn anche a causa dei numerosi passi falsi delle cosidette grandi. Il Bayern é stato fermato sullo 0 a 0 a casa dell’Amburgo mentre il Bayer Leverkusen e il Borussia Dortmund hanno perso malamente rispettivamente contro il Wolfsburg ed il Mainz. Da segnalare anche il successo dell’Hoffenheim a casa di un derelitto Stoccarda.
La classifica dopo quattro turni è veramente sorprendente con Paderborn, Mainz, Hoffenheim e Bayern a parimerito in testa alla classifica e l’Hertha Berlino, lo Schalke, l’Amburgo e lo Stoccarda a chiudere la classifica.

martedì 16 settembre 2014

La Bundesliga ha gli occhi a mandorla: i calciatori giapponesi illuminano la terza giornata

La terza giornata della Bundesliga è stata caratterizzata dalle grandi prestazioni di due calciatori giapponesi. Di nome fanno entrambi Shinji, di cognome invece sono Okazaki e Kagawa.
Shinji Okazaki è il terminale offensivo del Mainz e nella scorsa stagione ha realizzato ben 15 reti. Quest’estate ci si è stupiti del fatto che nessuna delle grandi in Germania ed in Europa si sia interessata a questo fenomenale offensive player che la scorsa stagione è esploso nelle file del Mainz dopo due stagioni a corrente alternata nello Stoccarda. Si tratta di un calciatore nel pieno della maturità tecnico-fisica, dotato di un grande altruismo e di uno straordinario fiuto del gol. Se ne sono accorti domenica all’Olympia Stadion di Berlino i tifosi dell’Hertha, colpiti per due volte con cinica freddezza da questo giapponese terribile che ha consentito al Mainz di sconfiggere per 3 a 1 i padroni di casa.
Shinji Kagawa è tornato invece dopo due anni al Manchester United tra le file del Borussia Dortmund, squadra con la quale vinse, nel 2010/2011 e 2011/2012, due titoli della Bundesliga consecutivi. Il centrocampista offensivo si è ripresentato ai suoi tifosi giocando una partita da incorniciare contro il Friburgo, coronata dal bel gol del 2 a 0 in un match senza storia finita con il risultato di 3 a 1 per i padroni di casa.
Oltre alle grandi prove dei due giocatori giapponesi la terza giornata della Bundesliga 2014/2015 ha regalato come al solito grandi emozioni e tanti gol agli appassionati sugli spalti e davanti agli schermi televisivi.
Rocambolesco pareggio per 3 a 3 tra il Bayer Leverkusen e il Werder Brema. Un Bayer sprecone e sfortunato che domina il match, ma concretizza poco contro un Brema cinico e gagliardo. Da segnalare il gol dell’1 a 0 di Jedvaj.
Vince facile per 2 a 0 il Bayern Monaco all’Allianz Arena nei confronti di un ordinato ma troppo rinunciatario Stoccarda, mentre il Gladbach spazza via un sempre più in crisi, anche a causa dei troppi infortuni, Schalke. Nel 4 a 1 brilla la stella del giovane e promettente Hahn, autore di una doppietta.
Pareggio a reti inviolate tra le due neopromosse Paderbon e Colonia mentre l’Hoffenheim, passata in vantaggio con Modeste, si fa raggiungere all’ultimo minuto dall’indomito Wolfsburg, grazie ad un gol del sempre verde Olic.
Vince con merito l’Augsburg a casa del Francoforte con il minimo scarto e nell’altra partita della domenica pomeriggio un buon Hannover regola per 2 a 0 un Amburgo che in 3 partite non ha ancora realizzato una rete.

mercoledì 10 settembre 2014

Fantacalcio che passione!



Era il 1990 e i mondiali di calcio in Italia erano finiti da poco più di un mese. Durante una passeggiata romana estiva con il mio amico Gianluca notammo in una edicola in piazza Cola di Rienzo un libro dal titolo "SERIE A - Il gioco più bello del mondo dopo il calcio". Ero troppo curioso e non resistetti alla tentazione di comprare quel libello che costava 10000 lire. Dopo una veloce ma esaustiva lettura insieme a Gianluca capimmo entrambi che quello era veramente il gioco che ci avrebbe appassionato e fatto divertire negli anni a seguire.

Appena ricominciò la scuola organizzamo Gianluca ed io la prima lega di Fanacalcio del Liceo Classico Terenzio Mamiani. Otto amici, un libro, 28 giornate di campionato da vivere insieme, formazioni scambiate il Sabato dopo scuola tra una "vasca" (il vialetto di fronte al Mamiani su viale delle Milizie) e l'altra in mezzo a tanti occhi di curiosi, che si chiedevano cosa facessero quegli otto folli con mille foglietti in mano con i nomi di tutti i calciatori della serie A tra le dita.

La prima stagione del "Fantacalcio Sandro Piccinini", il mitico giornalista di Mediaset a cui dedicammo la lega, fu vinta da Gianluca e quelli sì che erano anni in cui la Serie A attirava i migliori calciatori al mondo. Gullit, VanBasten, Maradona, Careca, Diaz e Klinsmann sceglievano di giocare in Italia di fronte a stadi esauriti e rimessi a nuovo, per modo di dire, per i mondiali di Italia 90'. Era un'altra Italia. Il sistema dei partiti tradizionali stava compiendo le ultime ruberie prima dello scoppio dell'inchiesta di Tangentopoli che avrebbe sconvolto, in peggio, il sistema politico-economico italiano. Il Paese aveva ancora una rispettabile credibilità internazionale e svolgeva un'importante ruolo di pompiere e ponte tra i paesi nordafricani,  del medio-oriente e l'europa.

Giocammo "il gioco più bello del mondo dopo il calcio" per 5 anni di seguito e mi divertii a scriverne in un giornalino per i miei amici, ma poi le strade di noi otto pionieri iniziarono a dividersi tra corsi universitari o lavori di ogni tipo.

Gianluca ed io continuammo a divertirci con il Fantacalcio organizzato dalla Gazzetta dello Sport ma il fascino degli scontri diretti con i nostri compagni di scuola fu un ricordo sempre più lontano.

Nella mia vita sono cambiate tante cose. La mia vita si è trasferita da Roma a Berlino dove posseggo un piccolo appartamento  nella Windscheistraße 2, nel quartiere Charlottenburg. Nella stessa bella palazzina dove ho l'appartamento, ho in affitto un piccolo bar che gestisco insieme alla mia compagna di vita Karolina. Penso in tedesco, sogno in tedesco e gioco a calcio a 11 nella Verbandsliga (la massima serie) over 40 berlinese.

Quest'estate dopo 24 anni da quella prima edizione Federico, un ragazzo molto simpatico conosciuto al bar del ristorante Il Pane e le Rose di Berlino, mi ha invitato a partecipare ad una lega di fantacalcio da lui organizzata. Non ho avuto un secondo di titubanza nel rispondergli subito in modo affermativo e sabato 13 inizieremo il torneo. Non vedo l'ora di iniziare e di seguire la mia squadra virtuale del Fantacalcio, di esultare per i gol domenicali di Cigarini o un rigore parato di De Sanctis e di scriverne per voi sul mio Blog.

Cari amici del Fantacalcio vicini e lontani un abbraccio e alla prossima.


giovedì 4 settembre 2014

Scc Verbandsliga over 40. Le prime tre giornate. Von Uwe Ludwig

1. Spieltag: SC Charlottenburg - SV Lichtenberg 47 3:2 (1:0) - 17.8.14



SCC trifft nach 47 Sekunden gegen 47
Der Aufsteiger kam mit der beeindruckenden Vorjahresbilanz von 24 Landesligasiegen bei einer Niederlage und einem Unentschieden ins Wally-Wittmann-Stadion. Diese reichte kurioserweise aber nur zu Platz Zwei hinter unserem Vorjahresrelegationgegner VfB Hermsdorf und der Relegation, die gegen den BSV Al Dersimspor gewonnen wurde. Namhafte Spieler (Thomas Grether: 5 x DDR-Meister, FDGB-Pokalsieger mit BFC Dynamo, Jens-Uwe Zoephel ebenfalls mit Dynamo Pokalsieger, Ex-Zweitligaprofi und DFB-Pokalfinalist mit Energie Cottbus) sind noch in der Ü40 von 47 aktiv.
Dennoch verschliefen die Lichtenberger die ersten Minuten und lagen schon nach 47 Sekunden hinten, als einer von ihnen über einen Ball Hatesauls trat und Barei mit links ins lange Eck traf. Das Schwarze C hätte dann bis zur 25. Minute erhöhen müssen. Bis dahin erlaubte sich 47 weitere krasse Abwehrfehler, doch Tetteh und Hatesaul konnten diese nicht nutzen. Die neue Wechselregel, die insgesamt 16 Spielern einer Mannschaft ein munteres Ein- uns Auswechseln wie im Kleinfeldbereich erlaubt, führte beim SCC dann zu Unordnung. Nun übernahm Lichtenberg, zuvor schon mehrfach torgefährlich, für die folgenden 50 Minuten das Kommando. In dieser Zeit flogen gefühlte 25 Eckstöße durch den SCC-16er. Bis zur 75. Minute hielt der wieder einmal großartige SCC-Keeper Matthies mit Hilfe von Aluminium und Mitspielern, die mehrfach auf und vor der Linie klärten, den knappen Vorsprung gegen fast verzweifelnde Lichtenberger. Für das schwarze C war zwischenzeitlich auch das 2:0 möglich – doch Pihls Eingabe war zu ungenau und Barei scheiterte an Keeper Kämpfe. Doch dann gelang den Gästen ein Doppelschlag: Erst köpfte Zock im Nachsetzen einen Lattenschuss ein und nur eine Minute später traf Bönisch nach Rechtsflanke per Kopf unhaltbar in den Winkel.
Lichtenberg zog sich nun zurück und überließ uns Ball und Feld. Der SCC nutzte die zu frühe Ergebnissicherung gnadenlos aus und drehte das Spiel in den letzten Minuten: 47-Torwart Kämpfe konnte einen Weitschuss Bennetts nicht festhalten, Barei ging dazwischen und schoss an den rechten Innenpfosten zum Ausgleich ein. Und obwohl das schon ein glücklicher Punkt gewesen wäre, nutzte Hatesaul eine letzte Lichtenberger Unaufmerksamkeit zu einer genauen Flanke zu S. Müller, der den Ball gnadenlos unter die Latte jagte und so für einen glücklichen erster Dreier gegen einen starken Aufsteiger sorgte.
SCC: Matthies - Mohr - Haußknecht, Rodino - Pihl, Hampl, S. Müller, Bennett, Tetteh - Hatesaul, Barei
Eingewechselt: Ludwig, Smalla, Ohk 
Tore:
1:0 (01.) Barei (Hatesaul)
1:1 (75.) Zock
1:2 (76.) Bönisch
2:2 (86.) Barei (Bennett)
3:2 (90.) S. Müller (Hatesaul) 

2. Spieltag: FC Viktoria 1889 – SC Charlottenburg 9:1 (6:0) - 23.8.14

Schwarzes C bezieht Prügel beim Meister
Gut, man kann beim Berliner Meister verlieren, aber eigentlich wollten wir Klatschen wie in der Vorsaison (gleich dreimal unterlagen wir mit acht Toren Differenz) dieses Jahr vermeiden. Doch angesichts der Personalsorgen am letzten Ferienwochenende, nur mit Mühe bekamen wir elf Spieler auf den Platz, und dem Umstand, dass Seni-TW Aydin Bas (Danke Aydin, dass du da warst !) sich bereits nach 15 Minuten verletzte und kaum noch etwas halten konnte, erklärt sich die Höhe der Niederlage zumindest teilweise. Bei einigen Gegentoren haben wir uns aber auch mal wieder dämlich angestellt. Jedenfalls konnte der Meister schnell vorlegen, zog danach sein sicheres Kombinationsspiel auf und machte bis zur Pause alles klar. Unser Halbzeitentschluss, mit zehn Mann und teilweise verletzt (Ludwig, Zerrung) weiter zu spielen und alles zu versuchen, um nicht zweistellig unterzugehen, wurde dann belohnt. Mit Rohr als Feldspieler im Tor, der sich gut machte, und Tetteh, der uns später wieder komplettierte, konnten wir hinten unter 10 Gegentoren bleiben. Auch weil Viktoria nun nicht mehr alles gab und Dank einer fairen Geste von Viktoria-Angreifer Tokan, der eine Strafstoßentscheidung von SR Hemassian zu seinen Gunsten korrigierte. Ein Foul hatte auch nicht vorgelegen. Am Ende kamen wir zum verdienten, aber abseitsverdächtigen Ehrentor durch Tetteh, der einen Querpass von Mohr nutzte, Viktoria-TW Brackmann ausspielte und traf.
Nächsten Sonntag gastiert mit dem SSV Köpenick-Oberspree eine Elf bei uns, die uns letzte Saison ebenfalls 9:1 schlug, im Rückspiel kam aber eine Reaktion des schwarzen C und ein 1:1. Eine solche Reaktion muss auch jetzt folgen.
SCC: Bas (46. Rohr) - Mohr - Haußknecht, Rodino - Bennett -Ludwig, S. Müller, Rohr (60. Tetteh) - Hatesaul - Barei.
Tore: 1:0 (3.) Pantos, 2:0, 3:0 (20., 34.) Hornauer, 4:0 (40.) Pantos, 5:0 (41.) A. Ehmer, 6:0, 7:0, 8:0 (45., 46., 57.) Pantos, 9:0 (75.) Tokan, 9:1 (85.) Tetteh (Mohr).

3. Spieltag: SC Charlottenburg - SSV Köpenick-Oberspree 2:5 (2:2) - 31.8.14

SCC trifft auf der falschen Seite doppelt - K.O. nach der Pause
Das schwarze C zeigte sich gegen den ewigen Titelmitfavoriten nach der Pleite in Tempelhof zwar erholt, die Punkte nahm der Gast dennoch mit. Von Beginn an setzten uns die von Ex-Profi Steffen Baumgart geführten Köpenicker über ihre schnelle rechte Seite unter Druck. Konnten zunächst noch Mohr auf der Linie und der wieder einmal starke Matthies mit der Fußspitze abwehren, fielen dann doch zwei Gästetore in der ersten halben Stunde. Schütze des 0:2 war S. Müller, der eine Flanke von rechts per Kopf klären wollte, aber ins eigene Netz traf. Danach hatten wir bis zur Pause unsere stärkste Phase und nutzten diese zum knapp verdienten Ausgleich. Zunächst spielten sich Tetteh und Hatesaul per Doppelpass in den Strafraum und Tetteh überlupfte den guten Schlussmann Schröder des SSV, dann setzte Wank nach und verwandelte den Abpraller nach Torschuss von Pihl. Was dann in den ersten Minuten nach der Pause geschah, war ärgerlich. Der Sekundenzeiger hatte noch keine Runde gedreht, da lagen wir nach einfachem Ballverlust im Mittelfeld und blitzsauber gespieltem Gegenzug mit Pass in den Rücken unsere Abwehr wieder hinten. Eigentor Nummer zwei durch Rohr, der eine flache Eingabe leider in den falschen Giebel zimmerte, brach uns dann schon das Genick. Zwar traf Wank per Kopf nochmal die Latte und setzte einen Ball aus Nahdistanz knapp über den Kasten, der Anschluss gelang uns aber nicht mehr. Im Gegenteil, ein abgefälschter Schuss von der Strafraumgrenze brachte zehn Minuten vor Schluss dem SSV Tor Nr. 5 und einen verdienten Dreier. Eine starke Viertelstunde reicht gegen einen Kontrahenten dieser Klasse, der mit sieben Spielern der Jahrgänge 1972 und jünger spielen konnten und damit auf ein Durchschnittsalter von 43 Jahren kam (SCC: 46 Jahre), eben nicht. Die Torhüter habe ich dabei noch weggelassen, Methusalem Matthies (61, und das ist nicht der Jahrgang) war zwar mit einem Abstand von fast zwölf Jahren der Älteste auf dem Rasen und trotzdem wieder Stärkster beim schwarzen C.
Nächste Woche kommt der 1.FC Wilmersdorf (Landesliga) zum Pokalspiel, dann (13.9.) folgt das wichtige Auwärtsspiel bei Stern 1900, wo wir vor wenig mehr als drei Monaten mit einem 5:1 den wichtigsten Schritt zum Klassenerhalt machen konnten.
SCC: Matthies - Mohr - Haußknecht, Rodino - Tetteh, S. Müller, Wank, Rohr, Schütze - Hatesaul - Pihl.
Eingewechselt: Segura (54.) , Ludwig (60.).
Tore: 0:1 (18.) Seitz, 0:2 (28.) ET S. Müller, 1:2 (32.) Tetteh (Hatesaul), 2:2 (39.) Wank (Pihl), 2:3 (46.) Berg, 2:4 (51.) ET Rohr, 2:5 (80. )Pfeifer.

mercoledì 3 settembre 2014

La firma di Firmino

Dopo il 4 a 2 contro l’Hertha Berlino di sabato pomeriggio il bilancio del Leverkusen, sotto la gestione del nuovo tecnico Roger Schmidt (47), è ancora senza macchie. In Bundesliga è al primo posto, in Champions League e nella Pokal (Coppa di Germania) ha superato il turno. Nelle cinque partite vinte ha realizzato ben 19 goal
Dopo la partita il tecnico ha tessuto le lodi dei suoi uomini per l’impegno e la voglia dimostrata nella seconda parte di gioco. La giornata per il Bayer era partita con il piede sbagliato a causa dell’autogol del diciotenne croato Jedvaj, giocatore in prestito dalla Roma. Lo stesso croato trovava il gol del pareggio poco prima dell’ennesimo vantaggio di Schieber, al suo terzo gol in questo inizio di Bundesliga. A questo punto la reazione dei padroni di casa è stata impressionante e prima Spahić, poi Brandt e infine uno scatenato Bellarabi hanno chiuso il match a favore del Bayer Leverkusen contro un Hertha già ad inizio partita decimato dagli infortuni.
Sempre sabato pareggio per 1 a 1 tra i padroni di casa del Werder Brema e l’Hoffenheim, che era passato in vantaggio con un no-look gol del suo campione Roberto Firmino. Al 19′ Rudy fa un lancio pennellato di oltre 30 metri sul quale si fionda Firmino che aggancia il pallone in maniera divina, dribbla il portiere Wolf in uscita e calcia il pallone in porta girando la testa nella direzione opposta. Dopo il gol nasconde il pallone sotto la maglia ciucciandosi il pollice per festeggiare il fatto che a dicembre diventerà padre visto che la sua fidanzata Larissa è in attesa di una bambina. Al 59′ di una bella partita ha trovato il pareggio il Werder grazie a un preciso tiro di Gálvez.
Altro pareggio a Wolfsburg per 2 a 2 tra i padroni di casa e il Francoforte. In questa partita molto equilibrata da segnalare la papera del portiere del Frankfurt Trapp sul primo gol, su calcio piazzato, del brasiliano Naldo e il grave infortunio al legamento crociato per Nelson Valdez (Eintracht Frankfurt).
Facendo un salto all’indietro fino a venerdì sera da segnalare il successo per 2 a 3 del Dortmund in casa dell’Augsburg. I gialloneri ritrovano un Marco Reus in formissima e si regalano per il prosieguo di stagione per 8 milioni di euro, versati nelle casse del Manchester United, le prestazioni di Shinji Kagawa, il quale, tra i 2010 e il 2012, segnò per il Dortmund 21 reti in 49 partite.
Debutto immediato nelle file del Bayern in casa dello Schalke per il neoacquisto Xabi Alonso. Il Bayern va in vantaggio nei primissimi minuti conLewandowski, ma nella ripresa la pressione della squadra di Gelsenkirchen si fa sentire e al 62′ Höwedes realizza, dopo una caotica azione in area di rigore, il gol del definitivo pareggio.
L’Amburgo si fa umiliare in casa dalla neopromossa Paderborn. Il 3 a 0 finale per gli ospiti non lascia scampo a equivoci così come non ne lascia la vittoria dell’altra neopromossa Colonia per 2 a 0 in casa dello Stoccarda. Amburgo e Stoccarda dovranno anche quest’anno sudare le cosiddette sette camicie per rimanere nella massima serie.
Un Hannover gagliardo non va oltre il pareggio per 0 a 0 in casa del Mainz. Se fosse stato un incontro di pugilato la vittoria ai punti sarebbe andata agli ospiti che hanno avuto almeno 3 chiare occasioni da gol non sfruttate nel migliore dei modi.

Zero a zero tra i fischi anche l’incontro tra il Friburgo, che ha sprecato un calcio di rigore, e il Gladbach. Entrambe le squadre dovranno darsi molto da fare se vorranno raggiungere i rispettivi obiettivi, una tranquilla salvezza per i padroni di casa e un posto in Champions League per gli ospiti.

giovedì 28 agosto 2014

Berlino e le biciclette. Una storia di amore e odio.

Berlino e le biciclette. Una storia di amore e odio.
di David Rodinò

Molta attenzione miei amici ciclisti!
Le grandi città tedesche, tra queste anche Berlino, sono, secondo l'ADAC (Allgemeine Deutsche Automobil-Club e. V.), troppo poco attente nei confronti di chi si muove in bicicletta. In un test fatto in dodici città ben dieci raggiungono risultati appena accettabili. Dresda e Dortmund risultano le peggiori mentre Monaco di Baviera e Stoccarda le migliori. Punti di criticità del test sono stati l'alto numero di incidenti dei ciclisti, il fatto che le piste ciclabili siano spesso troppo strette, la carenza di parcheggi attrezzati per le due ruote ed in fine ma non per ultimo la limitatezza di offerte per quel che riguarda la possibilità di affittare un bici e la mancanza di un numero adeguato di punti per riparare i mezzi in caso di problemi tecnici.
L'ADAC ci informa che, secondo le statistiche dello Statistisches Bundesamt (ufficio federale di statistica), sono morti lo scorso anno (2013) 354 ciclisti di cui due terzi in zone con limiti di velocità di 50 Km/h o meno. Nel 2013 è aumentato molto il numero degli incidenti che è arrivato a 71 mila contro i 65 mila dell'anno precedente.
L'ADAC consiglia ai comuni e alle città di migliorare il sistema viario per le biciclette e di analizzare seriamente i dati rilevati dal test in questione.
Berlino si trova in questa speciale classifica al quinto posto. Nella capitale l'ADAC critica apertamente l'eccessivo numero di incidenti. Molte delle piste ciclabili testate sarebbero troppo strette, tra queste in particolare la Falkenberger Chaussee nel quartiere Hohenschönausen, la Prellerweg o la Thorwaldsenstraße in Schöneberg. Altro manco per Berlino sono sistemi di posteggio per le biciclette a prova di ladro (a chi non è stata rubata una bici a Berlino può iniziare a contare visto che prima o poi capita tutti) e una scarsissima possibilità di portare la bici sui bus.
Malgrado questi dati allarmanti mi permetto di ricordare a tutti che andare in bici non solo fa bene alla salute e ci tiene in forma, ma fa bene anche allo spirito ed è uno dei modi migliori per conoscere la città in cui vivete. Guidate con prudenza e pensate sempre che in bici ci si fa male quando ci si scontra con un'auto o ancora peggio con un bus od un tram e che quel minuti che guadagnerete con la vostra guida spericolata potrebbero costare caro, molto caro.

mercoledì 27 agosto 2014

9 secondi per un goal. Record alla prima giornata della Bundesliga 2014-15.
di David Rodinò

La prima giornata della a Bundesliga 2014-15 parte subito con un record, quello del gol più veloce da quando il campionato tedescoha assunto il suo attuale nome nel 1963. A realizzarlo è stato il tedesco-marocchino del Bayer Leverkusen BellarabiQuanto ci ha messo? Solo 9 secondi. A subirlo è stato il Borussia Dortmund nel suo stadio, il Westfalenstadion. Come? Calcio d’inizio per il Leverkusen. Calhanoglu porta la palla subito in avanti. Son fa un tunnel nei confronti di Piszczek, passa a Boesnich che prolunga su Bellarabi. Tunnel ai danni di Ginter e tira verso la porta, difesa da Langerak, dai 13 metri facendo gol dopo solo 9 secondi. Il record che apparteneva in comproprietà a Freier (Bochum), Kirsten (Leverkusen) e Elber (Bayern) viene migliorato di ben 2 secondi. Il gol a freddo è una vera doccia gelata per gli uomini guidati da Klopp. Il Dortmund sembra stordito. Il Leverkusen del trainer Schmidt gioca una partita a tutto pressing e lascia al Borussia pochissime chance. Il due a due a zero realizzato dal solito Kießling nei minuti di recupero chiude l’incontro. Molto male Immobile che non entra mai in partita ma che viene difeso da Klopp che nel dopo partita afferma: “Immobile è al suo primo anno e sicuramente migliorerà nell’arco della stagione ma il problema oggi non è stato il giovane italiano”. Unico motivo di consolazione per il Dortmund è il fatto che anche la stagione 2010/2011 partì con una sconfitta per 2 a 0 contro il Bayer ed il Bayern sconfisse il Wolfsburg per 2 a 1 (lo stesso risultato di Venerdì all’esordio). Meister (campione) alla fine di quella stagione si laureò il Borussia Dortnund.
Nell’anticipo di Venerdì il Bayern Monaco ha vinto contro il Wolfsburg per 2 a 1. Primo tempo dominato dai campioni in carica che, malgrado assenze importanti, schiacciano gli ospiti. Prima Müller, nel finale del primo tempo, e poi Robben, appena rientrati dagli spogliatoi per la pausa, sembrano chiudere il match che viene riaperto da un gran destro a girare del sempre-verde Olic. Il finale é pirotecnico con occasioni da ambo le parti ma il risultato non cambia più. Da segnalare l’esordio, come metronomo del centrocampo dei bavaresi, del diciassettenne Gianluca Gaudino, figlio del campione degli anni ottanta e novanta Maurizio Gaudino.
Sabato pomeriggio, 95 secondi, tra il 33° ed il 35°, bastano all’Hoffenheim per castigare, con i gol di Szalai e Elyounoussi, un remissivo Augsburg. La fase difensiva dell’Hoffenheim che lo scorso anno era stata deficitaria (70 i gol subiti) ha mostrato i miglioramenti sperati soprattutto grazie al nuovo portiere Baumann e al difensore Bicakcic acquistato, per soli 400 mila euro, dal retrocesso Braunschweig.
Partita scialba e senza reti, sempre sabato, tra il neopromosso Colonia e la delusione della scorsa stagione Amburgo. Migliore in campo il centrale difensivo del Colonia Wimmer che annulla l’attaccante dell’Amburgo Lasogga.
Partita equilibrata tra il Fracoforte ed il Friburgo. La differenza la fa Haris Seferovic con il suo gol al 15° del primo tempo. L’attaccante svizzero, ex Fiorentina, Lecce e Novara, trafigge, con un preciso sinistro il connazionale Bürki e regala così i primi 3 punti alla compagine guidata quest’anno dall’esperto tecnico Thomas Schaaf.
Sorpresa ad Hannover dove lo Schalke va meritatamente in vantaggio con Huntelaar all’inizio della ripresa, sfiora ripetutamente il raddoppio prima di subire un uno-due lancinante che porta le firme di Prib e Joselu. Sotto accusa, tra gli uomini guidati da Keller, Kevin Prince Boateng autore di una partita inguardabile.
Butta alle ortiche una partita già vinta l‘Hertha Berlino contro il Werder Brema. Il nuovo attaccante dei berlinesi Schieber aveva fatto esultare, con una doppietta, i sessantamila tifosi presenti all’Olympiastadion. I tifosi dell’Hertha pregustavano già i primi tre punti della stagione ma prima il difensore del Werder Lukimya e poi l’attaccante Di Santo, anche grazie alle insicurezze del portiere dei berlinesi Kraft, hanno gelato il loro prematuro entusiasmo.
Domenica pomeriggio si dividono la posta in un match pieno di emozioni il Paderbon ed il Mainz. I neopromossi  non vanno oltre il 2 a 2 contro gli ospiti. Decisivo un inutile fallo da rigore nell’ultimo minuto della ripresa del capitano Hünemeier, il quale  poco prima aveva realizzato di testa il gol del vantaggio per 2 ad 1, sul sempre bravissimo attaccante giapponese del Mainz Okazaki. La trasformazione del coreano Koo è impeccabile e regala alla squadra della Renania-Palatinato un pareggio insperato.
Domenica sera il Borussia Mönchengladbach e lo Stoccarda hanno dato vita ad un primo tempo privo di emozioni. Nella ripresa Maxim porta in vantaggio gli ospiti. Finalmente si svegliano i padroni di casa che cercano il gol con cross dalle fasce. Lo Stoccarda non sta a guardare e in contropiede potrebbe punire il Gladbach che però, nell’ultima azione disponibile al 90° minuto, trova il gol, dopo un batti e ribatti in area di rigore, con il da poco entrato e neo campione del mondo Kramer.
Ventuno reti e tantissimi spettatori sugli spalti. È iniziata la Bundesliga numero 52 e sarà un piacere raccontarvela.

domenica 17 agosto 2014

Ai nastri di Partenza 2014/2015

Ai nastri di partenza
La Bundesliga 2014/2015
di David Rodinò

Foto ripresa da: http://www.sportsbookreview.com/

Quaranta giorni dopo la finale del campionato mondiale di calcio, vinto meritatamente dalla Germania, comincia Venerdì 22 Agosto la 52° edizione della Bundesliga con il duello tra due Deutsche Meister ( campioni di Germania ): i campioni in carica del Bayern Monaco ospitano i vincitori della Bundesliga del 2009 il VfL Wolfsburg. La partita inaugurale avrà inizio alle 20 e 30 e verrà vista come da tradizione in Germania, oltre che dagli spettatori all'Allianz Arena di Monaco di Baviera e dagli abbonati di Sky, detentrice dei diritti televisivi, da tutti i cittadini tedeschi che avranno voglia di collegarsi sul primo canale pubblico tedesco ARD.
Gli uomini guidati da Guardiola sono i favoriti anche quest'anno ma tutte le altre squadre cercheranno di creare delle difficoltà ai campioni delle ultime due stagioni calcistiche tedesche.
Diciotto squadre rappresentative di nove regioni si contenderanno la Meisterschale, il premio per il vincitore.

SC Paderborn 07
La squadra allenata dal giovane trainer André Breitenreiter esordisce nella massima divisione tedesca ed è così la 53° formazione a partecipare alla Bundesliga. La scorsa stagione, dopo un inizio titubante, i nero-blu di Paderborn hanno meritato la promozione grazie ad un girone di ritorno entusiasmante fatto di tanti gol e bel gioco. Il calciomercato ha trasformato  poco la formazione neo promossa e le poche speranze di rimanere nell'elite del calcio che conta sono riposte nel gioco brillante del tecnico e nelle qualità offensive dell'esperto bomber turco Mahir Saglik e del giovane talento Elias Kachunga.

 1.FC Köln
Il Colonia, vincitore della prima edizione della Bundesliga nel 1963/1964, ritorna dopo due anni di attesa nella massima serie e lo deve soprattutto al tecnico austriaco Peter Stöger, capace di plasmare una formazione solidissima che la passata stagione in 34 partite ha subito soltanto 20 gol. Durante il mercato estivo il Colonia ha cercato di conservare la fisionomia della passata stagione aggiungendo due calciatori giovani e di valore come Voigt, centrocampista difensivo prelevato dall'Augsburg, e Zoller, attaccante brillantissimo la scorsa stagione con il Kaiserslautern. La salvezza è l'obbiettivo di ogni neopromossa e credo che il Colonia riuscirà a centrarlo.

Hamburger SV
Unica squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni della Bundesliga l'Amburgo guidato da Mirko Slomka deve far dimenticare la passata stagione conclusasi con il vittorioso doppio incontro-scontro contro il Führt nella partita di relegazione valida per non retrocedere. Tantissime le cessioni e gli acquisti in una estate caldissima per il "Dino" del calcio tedesco. Il riscatto del bomber Lasogga dopo il prestito da parte dell'Hertha della passata stagione è stato il primo dei tre colpi in entrata degli anseatici. Il secondo è stato l'acquisto del tuttofare di centrocampo del Napoli Valon Behrami. Terzo ed a mio modesto avviso più importante colpo del mercato dell'Amburgo è l'aver convinto il Mainz a cederle l'ala destra Nicolai Müller, giocatore che credo dovrebbe giocare in una delle squadra che lottano per il titolo di campione. Difficile fare previsioni ma prevedo una stagione migliore della passata per i blu-bianco-neri.

VfB Stuttgart
Una stagione migliore rispetto a quella passata se la aspetta anche lo Stoccarda e per realizzare questo desiderio la dirigenza degli svevi si è affidata all'esperienza e sapienza tattica di Armin Veh, tecnico, con cui il biancorossi vinsero il loro ultimo titolo nel 2006/2007. Durante l'estate la società si è liberata dei contratti pesanti di giocatori come Boka (Malaga), Traorè (Gladbach) e Cacau (Cerezo Osaka). In entrata da segnalare l'acquisto del robusto attaccante Ginczek (Norimberga) e del centrocampista spagnolo Oriol Romeu prestato dal Chelsea. Non sarà una stagione esaltante ma di transizione per lo Stoccarda che, se recepirà a dovere gli insegnamenti del suo tecnico, a fine stagione dovrebbe trovarsi nella parte sinistra della classifica.

Sc Freiburg
Il tecnico Streich spera in una stagione più tranquilla rispetto a quella passata quando il Friburgo si salvò nelle ultimissime giornate. Se Admir Mehmedi, acquistato definitivamente dopo il prestito della Dinamo Kiew nella passata stagione, si confermerà quel grande attaccante di movimento che ho osservato con interesse nel 2013/2014 ed al suo fianco esploderà la classe del giovane attaccante austriaco Philipp Zulechner, credo che una salvezza senza troppi patemi d'animo sia alla portata della squadra che,solo due anni fa, stupì tutti con un miracoloso 5° posto.

Eintracht Frankfurt
Thomas Schaaf è la grossa novità del nuovo Francoforte 2014/2015. L'allenatore, che è diventato una leggenda allenando per 14 anni cosecutivi il Werder Brema, proverà a rendere il Francoforte una squadra solida, capace di giocare stabilmente per le posizioni che contano. Tantissimi movimenti in entrata ed uscita hanno caratterizzato il  mercato della squadra di Francoforte sul Meno. A costo zero è arrivato dal Norimberga l'esperto centrocampista giapponese  Makoto Hasebe. In prestito dal Chelsea, dopo un'ottima stagione sempre in prestito al Vitesse in Olanda, è arrivato il talento offensivo brasiliano Lucas Piazón, giocatore che dovrà dare un apporto determinante ad un attacco che la scorsa stagione è sembrato alquanto asfittico. Ad aiutare Piazón ci penserà l'attaccante svizzero Haris Seferovic che, dopo un deludente anno al Real Sociedad, dovrà dimostrare di valere i 3,2 milioni di euro investiti su di lui. Pronostico un piazzamento tra la nona e la dodicesima posizione della classifica.

Werder Bremen
Robin Dutt inizia la sua seconda stagione alla guida del Werder con un obbiettivo: fare meglio del 12° posto della passata stagione. In estate si è cercato di sfoltire una rosa troppo ampia e pochi sono stati gli acquisti a causa di un budget limitato. Il difensore Alejandro Gálvez, preso a parametro zero dal Rayo Vallecano, cercherà di rafforzare il reparto difensivo mentre per il centrocampo, sempre a parametro zero, è arrivato dal Galatasaray il bosniaco Izet Hajrovic. In attacco servirebbero anche dei rinforzi ma il Werder non avendo milioni a disposizione punterà ancora sull'argentino Franco Di Santo, una vera delusione nella passata stagione. Sempre in avanti mi attendo grandi cose da parte del giovanissimo talento della primavera e neo campione europeo under 19 in Ungheria con la Germania Davie Selke.

Herta BSC
Le cessioni a titolo definitivo di Lasogga e Ramos hanno portato più di 18 milioni di euro nelle casse dei berlinesi. I soldi sono stati reinvestiti con acquisti mirati in ogni reparto e per coprire vecchi debiti. In difesa è stato preso dal Fulham senza spendere un euro l'esperto difensore olandese Johnny Heitinga. È stato acquistato per 3,5 milioni il bravissimo centrocampista offensivo della nazionale svizzera Valentin Stocker. Per rafforzare il reparto offensivo, orfano della stella Ramos, sono stati acquistati l'esperto e rapido Roy Beerens, Julian Schieber dal Borussia Dortmund ed il giovane giapponese Genki Haraguchi. Serviranno molti gol dei centrocampisti per confermare il buon piazzamento del campionato scorso altrimenti, con un attacco così leggero, sarà dura per gli uomini guidati dal pur bravo tecnico olandese Jos Luhukay.

Hannover 96
Non prevedo nulla di buono per la squadra guidata da Tayfun Korkut. Un mercato anonimo ha caratterizzato questa estate 2014. Una squadra apparsa stanca e tecnicamente non all'altezza lo scorso campionato avrebbe avuto bisogno di acquisti di valore. Bisognerà sperare nella buona vena della vecchia guardia e nell'esplosione definitiva del talentuoso centrocampista Leonardo Bittencourt se non si vorrà rimanere impantanati nelle sabbie mobili della zona retrocessione.

TSG 1899 Hoffenheim
L'Hoffenheim ha regalato la passata stagione a tutti gli appassionati della Bundesliga delle partite indimenticabili. I 77 gol realizzati ed i 70 subiti in 34 partite raccontano da soli la storia di una squadra che fa del calcio offensivo la sua arma preferita per rimanere nell'elite del calcio tedesco. Sono stati confermati tutti i protagonisti dell'esaltante scorso campionato che rispondono ai nomi di Firmino (16 gol e 12 assist) Andreas Beck ( il terzino e capitano), Sebastian Rudy (il metronomo della squadra dal 2010) e gli attaccanti Modeste e Volland (23 gol in due). Per risolvere il problema dei troppi gol incassati è stato acquistato dal Friburgo il portiere Oliver Baumann su cui la società del mecenate Dietmar Hopp ha investito ben 6 milioni di euro. Altri due acquisti di prim'ordine sono quelli dell'esperto centrocampista svizzero Pirmin Schwegler (2 milioni) e del talentuoso ma spesso discontinuo attaccante ungherese Ádám Szalai (6 milioni). Se il tecnico Markus Gisdol riuscirà a curare meglio la fase difensiva del suo team l'Hoffenheim potrebbe essere protagonista di una stagione da ricordare.

FC Augsburg
La vera sorpresa della stagione 2013/2014. L'Augusta del giovane tecnico Markus Weinzierl ha perso in estate alcuni dei protagonisti della stagione appena trascorsa e conclusasi con un miracoloso 8° posto. Hahn, Holzhauser, Ostrzolek e Vogt non sono più della partita ed i giocatori acquistati per sostituirli che rispondono ai nomi di Durdic (ex Fürth), Parker (ex Mainz) ed il velocissimo terzino Abdul Rahman Baba (ex Fürth) dovranno dimostrare di esserne all'altezza. Credo che ripetersi sarà difficilissimo per la simpatica e solida squadra di Augusta in Baviera.

FSV Mainz 05
Tuchel, il tecnico che ha reso questa squadra una costante mina vagante nelle zone alte della classifica della Bundesliga negli ultimi anni, non ha rinnovato il contratto. Al suo posto è arrivato il bravo tecnico danese Kasper Hjulmand. Come succede oramai da diversi anni in estate sono partiti i pezzi migliori della squadra di Magonza. Nicolai Müller e Maxim Choupo-Moting sono finiti rispettivamente all'Amburgo e allo Schalke. Nel mercato in entrata da segnalare l'arrivo in prestito dal Benfica del giovane talento serbo Filip Duricic ,detto il "Cruyff dei balcani". Confidando in una nuova grande stagione del bomber Okasaki ritengo che il Mainz dovrà sudare le proverbiali 7 camice per ottenere una salvezza tranquilla.

Borussia Mönchengladbach
Lucien Favre si appresta a vivere la sua quinta stagione sulla panchina del Gladbach. Il tecnico svizzero è un punto di riferimento importante per la società della Westfalia. In estate sono andati via alcuni dei protagonisti delle passate stagioni che insieme al tecnico svizzero hanno riportato il Gladbach nel calcio che conta. Il portiere Marc-André ter Stegen è andato a difendere la porta del Barcellona mentre il centrocampista venezuelano Arango finirà la sua carriera in patria. Per sostituire il portierone è stato acquistato l'ultimo uomo del Basilea Yann Sommer mentre per rimpiazzare il forte Arango sono arrivati dall'Augusta il neo-campione del mondo André Hahn e dallo Stoccarda Ibrahima Traoré. I tifosi westfali sono pronti a vivere una nuova stagione da protagonisti e credo che, se gli infortuni risparmieranno la squadra, un piazzamento per la Champions League sia quest'anno raggiungibile.

VfL Wolfsburg
Dopo l'ottimo 5° posto ottenuto nella stagione 2013/2014 la società ha aggiunto, alla già solida rosa a disposizione dell'esperto tecnico Dieter Hecking, due giocatori di assoluto valore come il difensore Sebastian Jung (acquistato per 2,5 milioni dal Francoforte) ed il centrocampista Aaron Hunt (rilevato a costo zero dal Werder). Davanti è stato acquistato il solo Nicklas Bendtner, uno dei più grossi bluff del calcio mondiale, e ci si affida alla classe cristallina ed all'agonismo di Ivica Olic. Se il centrocampo comandato da Luiz Gustavo e da Kevin De Bruyne, ottimo il suo mondiale con il Belgio, continuerà a macinare chilometri e a produrre occasioni da gol per gli attaccanti, come nella passata stagione, credo che la stagione 2014/2015 darà ai tifosi della squadra della Bassa Sassonia grandi soddisfazioni.

Bayer Leverkusen
I centrocampisti Can e Sam, due dei protagonisti della passata stagione, sono stati ceduti rispettivamente al Liverpool e allo Schalke. È arrivato a migliorare il reparto difensivo il greco Kyriakos Papadopulos (in prestito dallo Schalke) mentre in attacco a dare una mano a bomber Kießling e al coreano Son sono stati investiti ben 7 milioni di euro su Josip Drmic, grande protagonista la scorsa stagione con il retrocesso Norimberga. Se il tridente funzionerà a dovere ed il neo assunto tecnico  Roger Schmidt costruirà una squadra solida in difesa e a centrocampo credo che il Leverkusen lotterà nuovamente per le prime posizioni.

Fc Schalke 04
Jens Keller comincia il suo terzo anno alla guida della squadra di Gelsenkirchen con la certezza di avere una squadra pronta a giocarsi le proprie carte per il titolo. La squadra si è rinforzata con gli acquisti dell'attaccante offensivo Sidney Sam, arrivato in cambio di soli 2,5 milioni di euro dal Leverkusen, e con il trasferimento a costo zero da Mainz della velocissima ala sinistra Eric Maxim Choupo-Moting che proverà ad aiutare il bomber Huntelaar a realizzare ancora più reti rispetto alla passata stagione. Boateng, Mayer, Draxler e Farfan daranno una mano come al solito grazie alla loro corsa e capacità dinamica a centrocampo. I calorosissimi tifosi si aspettano finalmente una squadra in lotta per quel titolo che non è ancora mai stato vinto dalla squadra con le maglie blu e bianche.

Borussia Dortmund
L'annunciato addio di Robert Lewandowski non ha creato contraccolpi all'attacco degli uomini di Klopp che ha scelto con calma non uno ma due sostituti per il micidiale attaccante polacco. Dal Torino è arrivato Ciro Immobile mentre da Berlino è giunto a mostrare il suo valore al Westfalenstadion Adrian Ramos. Altro acquisto molto significativo è stato quello del giovane campione del mondo Matthias Ginter. Per il forte difensore il Borussia ha invertito ben 10 milioni ed insieme ad Hummels formeranno una coppia insuperabile per i prossimi anni. L'ossatura della squadra è rimasta la stessa delle passate stagioni e credo che quest'anno i tifosi del Borussia vedranno la loro squadra combattere fino alle ultime giornate per strappare il titolo dalle mani degli eterni rivali del Bayern.

Bayern München
Dominatori incontrastati per tutto il 2013/2014 gli uomini di Pep Guardiola si sono visti sfuggire il grandissimo Toni Kroos, ammaliato dalle sirene madriliste, ma hanno rinvigorito il reparto difensivo, che tra l'altro dovrà fare a lungo a meno dell'infortunato spagnolo Martinez, con gli acquisti del giovane spagnolo Bernat e del toro tedesco Sebastian Rode. I tifosi del Bayern sono in attesa di ammirare Lewandowski che affiancherà Robben, Ribery e Müller nel reparto offensivo. Non credo sarà possibile ripetersi sui livelli della passata stagione ma il ruolo di strafavorita per il titolo di campione lo potrebbe togliere solo la cattiva sorte.

Sarà un'altra stagione all'insegna di stadi pieni e che seguirò dal mio eremo berlinese felice di poterla condividere settimanalmente con Voi amici lettori di romachiamaberlino.blogspot.com

domenica 20 luglio 2014

Jogi Löw e la tenacia degli uomini e donne di Schönau im Schwarzwald

Jogi Löw e la tenacia degli uomini e donne di Schönau im Schwarzwald
di David Rodinò

Schönau im Schwarzwald è un piccolo comune nella regione del Baden-Wurttemberg famoso fino ad ora per essere il primo paese al mondo dove esiste l'autogestione energetica. Nel 1986, dopo il disastro di Chernobyl, un gruppo di genitori nella cittadina di Schönau, nella Foresta Nera, iniziò una lotta contro l’energia nucleare. Poiché il gestore di rete locale osteggiava costantemente le iniziative dei cittadini, sia che si trattasse di attività per il risparmio energetico, sia che si trattasse di incentivi per fonti energetiche a basso impatto ambientale, nacque l’idea di acquistare la rete elettrica di Schönau per poter decidere autonomamente. La campagna antinucleare non si fermò né di fronte a due referendum né di fronte all’offerta di contributi per cifre esorbitanti di milioni di marchi e nel 1997 per la prima volta in Germania un gruppo di azione acquistava la rete elettrica e diventava il fornitore dell’intero comune. La stampa li definiva simpaticamente i “ribelli dell’energia elettrica di Schönau” che come Davide “avevano vinto la loro lotta contro Golia”. Così il trionfo degli abitanti di Schönau contro la lobby del nucleare fece notizia in tutta la Germania.
Dopo il successo della Germania ai mondiali di calcio in Brasile il piccolo paese è tornato alla ribalta dell'informazione avendo dato i natali nel 1960 a Joachim Löw, il tecnico dei campioni del mondo. Il tecnico tedesco, prima di intraprendere il mestiere che lo ha reso famoso, è stato un buon attaccante nella Zweite Bundesliga realizzando un buon numero di reti nella squadra del Friburgo, prima di finire la carriera in Svizzera dove iniziò la sua avventura sulla panchina come allenatore. Tornò in Germania nel 1995 come vice allenatore dello Stoccarda. Ne diventò primo allenatore la stagione successiva. Quell'anno, seguendo la Bundesliga sullo schermo del televisore nel salotto dei miei genitori a Roma, grazie alle immagini fornite da Telepiú, mi innamorai, calcisticamente, dello Stoccarda guidato da questo giovane tecnico dai capelli corvini. Era una squadra che esprimeva un gioco fantastico grazie e sopratutto al “Magische Dreieck” che rispondeva ai nomi di Balakov, Elber e Bobic. I tre realizzarono tantissimi gol e le loro combinazioni in velocità sono ancora impresse nella mia memoria calcistica. In quella stagione entusiasmante gli svevi arrivarono quarti in campionato. Conquistarono però la coppa di Germania cosa che consentì alla squadra di partecipare alla Coppa delle Coppe dell'anno successivo. In questa competizione prestigiosa raggiunse la finale ma purtroppo la perse con il Chelsea, guidato in quella stagione da Gianluca Vialli. Malgrado queste due stagioni ad alto livello il tecnico di Schönau non venne confermato ed inannelò negli anni a seguire, nel ruolo di allenatore, una serie di stagioni non troppo fortunate in Germania, Turchia ed Austria.
La carriera di Löw sembrava in una fase calante quando a sorpresa nel 2004, a causa delle dimissioni di Rudy Völler come tecnico dei tricampioni del mondo, la federazione giuoco calcio tedesca (DFB Deutsche-Fußball-Bund), in preparazione dei mondiali che si sarebbero giocati in casa nel 2006, scelse Oliver Bierhoff come general manager, Jürgen Klinsmann come tecnico e Joachim come vice-trainer.
Tutto il mondo comiciò a chiedersi chi fosse quest'uomo che prendeva appunti affianco a Klinsmann. Dopo l'entusiasmante ma sfortunato mondiale casalingo conclusosi con la semifinale persa contro l'Italia, Jürgen Klismann informó la federazione che non avrebbe prolungato il suo contratto in scadenza. La DFB non aspettó un minuto per decidere di affidare le sorti della nazionale a Joachim Löw che diventerà per tutti, da quel momento, semplicemente Jogi.
Il primo obbiettivo messo a tiro da Jogi sono gli europei di Svizzera ed Austria. La Germania gioca bene arrivando in finale dove deve arrendersi ad una Spagna che inizia il suo ciclo di successi a ripetizione.
Velocemente arrivano i mondiali del 2010 in Sudafrica. Jogi deve rinunciare al capitano Ballack, infortunatosi poco prima della competizione iridata. Il tecnico stupisce tutti  convocando tanti giocatori giovani e lasciando giocare una squadra di esordienti o quasi tra i quali brilleranno il portiere Neuer, il centrocampista Khedira e l'attaccante Müller. Il torneo per i tedeschi è entusiasmante fino alle semifinali dove nuovamente la Spagna, che si lauererà campione, infrange il sogno di milioni di appassionati tedeschi che iniziano ad avere dei dubbi sulle capacità di successo del proprio tecnico.
Ma la DFB crede in Löw e sulla base di 2,5 milioni di euro l'anno si decise di proseguire insieme sino al 2014. Nel 2012 agli europei in Ucraina e Polonia la Germania parte da grande favorita e gioca un torneo perfetto sino alle semifinali dove incontra l'Italia e come 6 anni prima nei mondiali casalinghi, gli azzurri, guidati da Prandelli, si rivelano un ostacolo insormontabile per gli uomini guidati dal tecnico di Schönau.
I dubbi tra gli appassionati crescono ed è lo stesso Löw a prendersi le responsabilità per la sconfitta contro l'Italia. Malgrado le critiche si va avanti fino al mondiale di Brasile e questa tenacia é stata premiata finalmente con il titolo appena conquistato che ha fatto impazzire di gioia tutta la Germania.
Joachim Löw un esempio di costanza e tenacia così come la comunità di Schönau che, con la loro centrale elettrica ( Elektrizitätswerke Schönau ), ha raggiunto l'autonomia energetica locale e serve oggi 130 mila clienti in tutto il territorio nazionale con energie rinnovabili.