lunedì 8 luglio 2013

Il Servizio Civile

Il Servizio Civile
di Elia dall´´ Aglio
Foto ripresa da: http://2.bp.blogspot.com/



Da pochi giorni ho concluso la mia esperienza di volontario del servizio civile. Anche se è ancora presto per fare un bilancio, desidero raccontarvi qui i 12 mesi più belli e interessanti della mia vita.

Per me è stata un'esperienza molto formativa ed entusiasmante, una vera palestra di vita. Il servizio civile è per certi versi una forma di volontariato (se ne distacca in quanto prevede un rimborso di circa 400 euro mensili e un impegno continuativo di 1440 ore). Ho scelto questo percorso quasi per caso, sentendone parlare in famiglia. È davvero un peccato che, complice l'abolizione del servizio militare obbligatorio (in passato spesso sì sceglieva il servizio civile con l' obbiettivo di evitare la leva), di questa possibilità lavorativa si parli pochissimo. Inoltre, l'esistenza stessa di questo progetto è a rischio. Latitano i finanziamenti: non ci sono i soldi, o non si trovano, per consentire quello che è uno dei più importanti laboratori della coesione sociale e della solidarietà. Ma questo è un discorso più ampio che coinvolge tutto il mondo delle associazioni di volontariato. Il settore del non profit garantisce in Italia un milione di posti di lavoro retribuiti, con un impatto economico pari al 3% del pil; ma lo Stato taglia( dal 2008 a oggi circa 1,5 - 2 miliardi di euro), come anche le fondazioni bancarie, da sempre finanziatrici del mondo del non profit. Tornando al servizio civile, i volontari vengono catapultati all' improvviso in una dimensione del tutto sconosciuta, quella dell' impegno quotidiano al servizio di persone con disabilità, anziani, emarginati. Nel mio caso, ho lavorato principalmente in un centro diurno per ragazzi disagiati(ma nell' arco dell' anno ho partecipato anche a progetti di integrazione scolastica per ragazzi di origine straniera, lavorando in una comunità). Superato lo smarrimento iniziale, ci si immerge in una realtà bellissima: si conoscono persone di eccezionale valore, portatori di professionalità e competenza. Posso dire di aver imparato moltissimo dal loro lavoro e dal loro esempio. Vedendoli in azione, mi sono spesso chiesto se l'educare sia frutto di una predisposizione innata o lo si impari col tempo: probabilmente entrambe le cose, ma è un mestiere per cui bisogna essere naturalmente portati. Il mio contributo come volontario consisteva nell' affiancare gli educatori nello svolgimento delle attività, stare coi ragazzi. Lo spirito del servizio civile, e del volontariato in genere, è quello di donare un pò del proprio tempo e della propria fatica per gli altri. Non lo si fa perché si è buoni, ma perché aiutare gli altri è un dovere prima che una necessità di giustizia sociale. Una società più giusta la si costruisce dando appunto ognuno il proprio contributo:l' idea di fondo è che chi ha avuto di più dalla vita debba mettersi a disposizione per chi è meno fortunato. Invece quest'istanza di solidarietà che dovrebbe animare una società( e le sue politiche) viene spesso trascurata in favore di un individualismo sfrenato e di un' ottusa indifferenza, i quali due elementi, caratteristici del nostro tempo, non contemplano nessun obbligo verso gli altri. Sulle colonne di Repubblica qualche tempo fa, Michele Serra ha avuto il merito di riaprire un annoso dibattito, proponendo che il servizio civile divenga obbligatorio. Nulla di più sbagliato, secondo me: si perderebbe l' essenza stessa del servizio civile, che è quella di una scelta libera e consapevole, e quell' elemento di disinteresse che è alla base dell' impegno profuso in un anno.

Io mi sento ancora giovane e inesperto, ho davanti a me ancora molti obbiettivi e sfide che mi attendono( perché la vita alla fine in questo consiste), ma posso dire di aver imparato moltissimo da un' esperienza, che aiuta a conoscersi, a mettersi alla prova:ci rende persone migliori. Ne abbiamo bisogno. Per noi stessi, prima di tutto, e per gli altri! 

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