Fußball Total!
Rubrica settimanale sul calcio di massima serie tedesco ed italiano
N°17 - Dicembre 2013
Con la collaborazione di Michele Sensini, Emiliano di Calogero, Gianluca Danese, Marco Cadin, Fabio Pierboni e del sottoscritto David Rodinó
A tutta Bundesliga
17° giornata
di David Rodinó
Foto ripresa da: http://www.morgenpost.de
Mentre il Bayern Monaco era impegnato a conquistare il titolo mondiale per club, le sue dirette concorrenti per il titolo non ne hanno approfittato. Il Bayer Leverkusen malgrado una grande prestazione a casa del Werder Brema non trova il gol e nell´ultimo quarto d´ora viene punita da un gol, per il definitivo 0 a 1, del difensore degli anseatici Garcia.
Il Borussia Mönchengladbach non sfrutta in pieno il turno casalingo contro un´agguerritissimo Wolfsburg. La partita conclusasi con un rotondo 2 a 2 é stata un inno al calcio tra due delle piú belle sorprese della stagione.
Colpo grosso dell´Hertha Berlino in casa del Borussia Dortmund. I berlinesi sfruttano al meglio le carenze difensive dei padroni di casa e l´1 a 2 finale é strameritato.
Il Norimberga é la prima squadra nella storia della Bundesliga a concludere il girone di andata senza un successo. Malgrado le tantissime occasioni da gol, contro uno Schalke sottotono, non riesce il Norimberga ad andare oltre uno 0 a 0 casalingo.
Non riesce piú a vincere da oltre otto turni il Francoforte che nell´incontro casalingo contro l´Augsburg, malgrado una leggero predominio territoriale, non va oltre un 1 ad 1 che non aiuta l´abulica stagione degli uomini del tecnico Armin Veh, arrivato alla sua 250° panchina nella massima serie tedesca.
L´Amburgo perde in casa per 2 a 3 contro il Mainz. In una partita molto equilibrata decide nel finale il gol del giapponese Okazaki che con il suo ottavo gol ed una serie di prestazioni eccellenti si sta dimostrando uno dei fantasisti piú forti del torneo.
Successo importante in chiave salvezza per l´Eintracht Braunschweig contro l´Hoffenheim. In una partita tiratissima si aggidicano i padroni di casa dell´Eintracht, grazie ad una calcio di rigore, per 1 a 0 l´intera posta finale.
Vittoria casalinga importante anche quella del Friburgo per 2 a 1 contro il solito distratto Hannover delle ultime giornate. La sconfitta degli ospiti costa il posto al tecnico Slomka.
In attesa del recupero tra lo Stoccarda ed il Bayern Monaco che si giocherá il 29 Gennaio 2014 e che concluderá il 17° turno ed il girone d´andata auguro ai lettori del blog ed ai miei collaboratori un 2014 pieno di soddisfazioni.
Tabelle
Pl. | Verein | Sp. | g. | u. | v. | Tore | Diff. | Pkte. | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 16 | 14 | 2 | 0 | 42:8 | 34 | 44 | ||||||||||||
2 | 17 | 12 | 1 | 4 | 32:16 | 16 | 37 | ||||||||||||
3 | 17 | 10 | 3 | 4 | 35:19 | 16 | 33 | ||||||||||||
4 | 17 | 10 | 2 | 5 | 38:20 | 18 | 32 | ||||||||||||
5 | 17 | 9 | 3 | 5 | 28:19 | 9 | 30 | ||||||||||||
6 | 17 | 8 | 4 | 5 | 27:20 | 7 | 28 | ||||||||||||
7 | 17 | 8 | 4 | 5 | 32:28 | 4 | 28 | ||||||||||||
8 | 17 | 7 | 3 | 7 | 21:25 | -4 | 24 | ||||||||||||
9 | 17 | 7 | 3 | 7 | 25:31 | -6 | 24 | ||||||||||||
10 | 16 | 5 | 4 | 7 | 29:31 | -2 | 19 | ||||||||||||
11 | 17 | 5 | 4 | 8 | 22:37 | -15 | 19 | ||||||||||||
12 | 17 | 4 | 6 | 7 | 36:38 | -2 | 18 | ||||||||||||
13 | 17 | 5 | 3 | 9 | 23:31 | -8 | 18 | ||||||||||||
14 | 17 | 4 | 4 | 9 | 33:38 | -5 | 16 | ||||||||||||
15 | 17 | 3 | 6 | 8 | 20:29 | -9 | 15 | ||||||||||||
16 | 17 | 3 | 5 | 9 | 16:31 | -15 | 14 | ||||||||||||
17 | 17 | 0 | 11 | 6 | 17:33 | -16 | 11 | ||||||||||||
18 | 17 | 3 | 2 | 12 | 10:32 | -22 | 11 |
di Marco Cadin
Foto ripresa da: http://www.gazzetta.it
Il
celeste non è un colore natalizio, devono essersene resi conto i
tifosi di Lazio e Napoli, che si apprestano a divorare un amarissimo
capitone. I partenopei perdono contatto con il duo di testa e devono
guardarsi le spalle dalle intraprendenti Fiorentina e Inter. La Lazio
sta per cambiare guida, aspirando a un migliore girone di ritorno
(sarebbe una novità rispetto alle ultime stagioni). Juventus e Roma
si godono il Natale, forti dei poker domenicali e consapevoli che la
Befana potrebbe serbare carbone per qualcuno. L’Inter si aggiudica
un derby sottotono, sperando di ritrovare Guarin dopo le feste: per
vendere il colombiano c’era bisogno di un nuovo presidente?
L'Udinese
si allontana dalle sabbie mobili della zona retrocessione, espugnando
il campo del Livorno (2-1). All'11°, Lopez ruba palla ad un
difensore e batte Bardi con un preciso diagonale. Il migliore del
Livorno, Siligardi, trova il pareggio con un dribbling e tiro
fulminante (32º). Heurtaux è il più lesto di tutti a spedire la
sfera in rete, dopo un batti e ribatti scaturito da un corner (70º).
I bianconeri portano a casa i tre punti grazie all'esperienza e a un
pizzico di cinismo, mentre gli amaranto hanno mostrato una volta di
più l'atavica carenza qualitativa dei propri interpreti.
L'anticipo
di sabato sera tra Cagliari e Napoli si è concluso sull'1-1. I sardi
sono partiti con vigore, passando in vantaggio già al nono minuto,
quando Astori soffiava il pallone ad un'imbarazzante Maggio e
permetteva a Nenè di girare in rete un sinistro di prima intenzione.
Lo stesso Astori, croce e delizia, stendeva in area Pandev, causando
il rigore del pareggio calciato da Higuain (19º). Prima della fine
del tempo, Naingolan spaventava per due volte Reina, senza trovare
la soddisfazione del goal. Nella ripresa i partenopei spingevano con
maggiore continuità, al 73º si vedevano annullare una rete di
Callejon per fuorigioco: sul diagonale dello spagnolo era giudicata
attiva la posizione di alcuni suoi compagni. Pinilla mancava di un
centimetro il goal del successo, lambendo il palo con un colpo di
testa a dieci minuti dal termine. Pareggio meritato per il Cagliari,
un Napoli imbottito di punte ha attaccato in modo confuso e
impreciso.
La
Juventus s’impone a Bergamo con un netto 4-1. Tevez apre le danze
al 6º, calciando di sinistro un pallone al limite dell'area. Al
quarto d'ora, Moralez trova il pareggio concludendo in rete
(palo-goal) un passaggio dal fondo di Bonaventura. La ripresa si apre
con la rete di Pogba, che corregge in goal una sponda di Llorente. Lo
spagnolo segna il terzo goal di destro al 75º e Vidal il quarto al
79º con un facile tocco sotto porta. Bianconeri incontenibili, in
casa come fuori.
Una
Roma spregiudicata si è liberata con semplicità del fanalino di
coda Catania (4-0). Garcia ha sopperito le assenze di Strootman e De
Rossi schierando ben quattro punte, i goal sono arrivati, ma il gioco
è stato meno spettacolare del solito. Benatia ha sbloccato il
risultato al 18°, incornando con decisione un corner, mentre il
raddoppio è arrivato ad inizio ripresa, quando Destro non poteva
rifiutare il regalo del portiere Frison. Al 59° Benatia bissava la
rete del primo tempo, insaccando di testa in tuffo una palla
proveniente da un calcio di punizione. Infine, Gervinho trovava la
soddisfazione personale, al termine di una serie di errori
imbarazzanti, tra cui un palo a porta vuota. Tutto troppo facile per
i giallorossi, l’avversario non ha mai avuto il coraggio di mettere
il naso dalle parti di De Sanctis.
L’Hellas
Verona vince 4-1 la sfida con la Lazio, chiudendo al sesto posto un
anno cominciato con la promozione e concluso con 29 punti in Serie A.
La Lazio ha fatto la sua onesta partita per tutto il primo tempo,
reagendo bene al vantaggio di testa di Toni, giunto al quinto minuto.
Infatti, Biglia realizzava il suo primo goal al 27°, incornando un
corner di Candreva. Pochi minuti prima del duplice fischio, Iturbe
ristabiliva il vantaggio scaligero con una punizione beffarda (la
palla schizzava proprio davanti all’ingenuo Marchetti). Nella
ripresa, la Lazio non aveva la forza di spingere la palla in rete
almeno in due occasioni, con la sfera a un passo dalla linea di
porta. Al contrario, i padroni di caso andavano a nozze con
contropiedi da manuale, imperniati sulle triangolazioni
Toni-Jorginho-Romulo. In questo modo arrivavano i due goal del
definitivo 4-1, realizzati da Romulo e dal campione del mondo. Il
signor Petkovic ha già un volo prenotato per Berna.
Partita
equilibrata al Mapei Stadium, dove alla fine s’impone la Fiorentina
per 1-0 sul Sassuolo. Il primo tempo vede i neroverdi più attivi con
le azioni solitarie di Berardi e Zazza, ma nella ripresa crescono i
viola. All’esaurirsi del pressing dei padroni di casa, la tecnica
dei gigliati prende il sopravvento. Un tiro a giro di Rossi è
respinto in tuffo da Pegolo, mentre le Conclusioni di Valero,
Ambrosini e Aquilani si spengono di poco a lato. Il goal partita
arriva all’81°: Rossi sfrutta un rimpallo e conclude con un tiro
dal limite rasoterra a fil di palo. Ilicic avrebbe la grossa
occasione del raddoppio, ma il palo frena la gioia sul nascere. I
toscani possono mettere nell’obiettivo il Napoli, che ormai è a
soli tre punti.
A
Marassi finisce 1-1 tra Sampdoria e Parma. Partita equilibrata nel
primo tempo, sbloccata al 44° da Eder: il blucerchiato vinceva il
contrasto aereo con Felipe e batteva Mirante con un secco diagonale.
I padroni di casa hanno offerto una prova scadente nella ripresa,
rinunciando del tutto alle sortite offensive. Tale atteggiamento ha
favorito il pareggio del Parma ad opera di Lucarelli, che incornava
sotto al sette un corner battuto da Palladino (64°) Negli ultimi
venti minuti erano gli ospiti a cercare i tre punti, ma la scarsa
vena di Amauri non portava i benefici sperati.
Il
Bologna conclude l’anno con un successo, piegando 1-0 il Genoa.
Successo meritato per i felsinei, sempre all’attacco a testa bassa,
ma incapaci di trovare il goal nei primi quarantacinque minuti. La
rete del successo è giunta al 57°, in virtù del fendente di
sinistro, che s’infilava a fil di palo alla sinistra di Perin. I
rossoblù ritrovano la vittoria casalinga dopo due mesi, ma
necessitano di rinforzi, in particolar modo in zona d’attacco.
Il
Torino supera per 4-1 il Chievo, terminando l’anno solare in una
dignitosa settima posizione in classifica. Gli ospiti avevano
spaventato l’Olimpico, passando in vantaggio con Thereau al 9° e
sfiorando il raddoppio in contropiede con Paloschi. Sul finire del
tempo, Dainelli serve per errore Cerci, che in un attimo passa a
Immobile per il goal del pareggio. La ripresa è interamente di segno
granata, al 65° Immobile scagliava un preciso diagonale dal limite
dell’area, su cui Puggioni non poteva nulla. Il solito Cerci
offriva l’assist del 3-1 a Vives (80°) e trovava la soddisfazione
personale al novantesimo con un preciso tiro a giro. Torino in grande
spolvero, che può vantare un Immobile rinato rispetto alle ultime
stagioni ed un Cerci da Mondiale (due assist e un goal).
L'Inter
si aggiudica il derby, sconfiggendo di misura il Milan. I rossoneri
hanno iniziato il match con un ritmo superiore rispetto agli
avversari, sfiorando il goal nei primi 15 minuti con le
conclusioni di Kaka e Balotelli. Dopo un colpo di testa pericoloso di
Nagatomo, alla mezzora Poli tira alto un calcio di rigore in
movimento. Al 41º, Zapata stende in modo plateale Palacio, ma
l'arbitro fa finta di niente. Col passare dei minuti, l'Inter del
secondo tempo guadagna campo, rischiando il vantaggio con un colpo di
testa di Campagnaro salvato sulla linea. Il goal vittoria arriva ad
opera di Palacio all'86º, grazie ad una perla di tacco
dell'argentino. La partita è stata bruttina, decisa da una prodezza
del migliore in campo. L'Inter è cresciuta nel corso del match,
offrendo una buona prestazione fisica e caratteriale.
Buon
Natale a tutti i lettori del Blog!
Buon Natale a tutti. O quasi
di Michele Sensini
Foto ripresa da: http://www.goal.com
Tutto facile per la Roma quattro per quattro di fine anno: gol, azioni, risate, tanti auguri e arrivederci al 2014. Scivola così la diciassettesima partita della stagione che accumula dieci punti di distacco tra la capolista Juve e la terza in classifica. Tra la squadra di Conte, implacabile anche ieri, e il resto d'Italia c'è solo la Roma ora, chiamata al rientro a tentare di tenere in vita un campionato segnato dai record: quello di punti della Juve, ora, pesa molto di più di quello registrato in avvio dalla squadra capitolina con le dieci vittorie consecutive. Inutile aggiungere altro sul big match del prossimo 5 gennaio, già segnato dalle certezze degli juventini e dalla smania dei romanisti di misurarsi contro la più forte.
Garcia non scherza e sopperisce alla mancanza di due terzi del centrocampo titolare schierando tutto l'attacco e variando il modulo. Il povero Catania, che fuori casa non ha raccolto neanche un punto in quattro mesi, resiste un tempo poi, complice un pasticcio difensivo imbarazzante, si consegna definitivamente alla Roma.
Da segnalare il completo recupero degli attaccanti colpiti da infortuni vari nel corso della stagione: Gervinho è tornato la furia dell'inizio, parte e salta l'uomo come se giocasse alla play station per poi sbagliare i gol più incredibili e mettere dentro quelli più assurdi, Destro si conferma cecchino ma soprattutto mostra di aver assimilato molto bene i movimenti richiesti da Garcia inserendosi subito alla grande nell'undici titolare, Totti torna ad illuminare il gioco con le sue aperture e a tenere palla come solo lui sa fare, facendo girare la squadra intorno a sé. Gli ingredienti per un sereno Natale ci sono tutti e questa volta attenderemo nella certezza che a Torino ce la giocheremo tutta. Nel frattempo un grande applauso e un immenso grazie a Garcia e ai ragazzi che ci hanno regalato un avvio di stagione che nessuno avrebbe immaginato.
La partita. L'atteggiamento spregiudicato con cui la Roma si presenta in campo mette subito in evidenza la forma stratosferica dei due centrali di difesa giallorossi, pronti a chiudere a tutto campo le timide incursioni catanesi nate da piccole imprecisioni della manovra capitolina. Non c'è però il tempo di immaginare una partita complicata per la Roma che trova presto il gol con un super Benatia, servito magistralmente dalla torre di Destro. Il primo tempo non dice altro, se non che alla Roma basta il piccolo trotto per avere la meglio sugli etnei. Tre occasioni limpide, non sfruttate al meglio, non danno la misura della supremazia indiscussa.
La ripresa è la recita di fine anno dei ragazzetti delle elementari, dove tutto va per il meglio e dove i genitori con i lucciconi agli occhi applaudono incantati i propri pargoli. Destro si traveste da folletto dispettoso e approfitta di Babbo Natale Frison e della Befana Rolin, Benatia si trasforma in abominevole uomo delle nevi e ricorda a tutti che l'area di rigore è roba sua anche se si gioca in attacco. A Gervinho tocca il compito dello splendido giullare: dribbling su tutti e accelerazioni palla al piede, pali a porta vuota e poi il gol più incredibile e casuale che fa impazzire dalle risate anche papà Garcia. Alla recita vengono invitati anche gli arbitri, che decidono di rovinare la festicciola nascondendo tutti i dolcetti sotto alla giacchetta nera: incredibili i due rigori non fischiati a Gervinho. La prossima volta lasciamoli fuori, al freddo.
Gli spalti. Senza voto i ventiquattro tifosi ospiti. Ricordo la prima apparizione del Catania all'Olimpico dopo tanti anni di serie minori e vedendo ieri quel settore mi chiedo se la colpa sia del nuovo corso che le televisioni e le questure stanno imponendo al calcio o dell'imborghesimento dei tifosi di provincia dopo qualche anno di serie A. Lo sapremo il prossimo anno, visto che il Catania andrà sicuramente, e finalmente aggiungo, in serie B. Clima di festa sugli spalti tinti di giallo e rosso invece, stadio come sempre ben gremito e, questa volta, tifosi urlanti per buona parte del match. Nel secondo tempo va in scena la classica festa pre-natalizia della curva sud, con la "società dei magnaccioni" che saluta la goleada giallorossa. Nel primo tempo, invece, le curve ricordano ai tromboni del calcio moderno quanto siano sprovveduti ed è un tripudio di saluti a Balotelli e ai rossoneri, che sono "carabinieri" e non "squadra di neri". Ci sarà tanto lavoro, durante queste feste, per riordinare quanto i solerti 007 della Lega calcio, nascosti tra i seggiolini della curva, hanno ascoltano e registrato durante la partita. Aspettiamo con ansia i loro ormai mitici resoconti.
Un caro augurio di buone feste ai romanisti e agli appassionati di calcio. Che possa invece andare di traverso il pranzo di Natale a tutti gli juventini, nella speranza che anche capodanno riservi loro spumante sgasato e lenticchie avariate. Per l'augurio dell'epifania, invece, ci sarà tempo.
TACCO DI NATALE
di Gianluca Danese
Foto ripresa da: http://www.datasport.it
L'Inter si aggiudica il derby di Milano 1-0 con un gol di tacco alla Bettega del grandissimo Rodrigo Palacio arrivato quasi allo scadere di una partita brutta e mal giocata da tutte e due le squadre e con tanti interpreti scarsi.
In un clima surreale (curve senza colori e striscioni ed in silenzio congiunto per 90' per protesta contro la polizia che in mattinata ha vietato l'ingresso della coreografia rossonera) è andato in scena questo derby tra gli errori e la noia, ma l'Inter ha dimostrato comunque di essere più squadra e di crederci di più rispetto agli avversari e soprattutto di avere più benzina approfittando della stanchezza del Milan per spingere negli ultimi 20-25 minuti.
Mazzarri sceglie un centrocampo di incontristi lasciando Kovacic in panchina per Taider e con Zanetti a sostituire lo squalificato Alvarez.
Manca qualità e si vede: l'Inter gioca male e fatica ad impostare,manca un regista dai piedi buoni come il pane, gli esterni oggi sono un po' bloccati, Taider gira a vuoto e aiuta poco Jonathan, Guarin non incide e Palacio da solo deve fare la prima e la seconda punta.
Primo tempo brutto e noioso con il Milan leggermente più pericoloso.
Anche nella ripresa si vede la stessa partita poi i cambi fanno bene alla squadra di Mazzarri: Kovacic entra per Taider e comincia a dare molto più dinamismo al centrocampo, entra addirittura Kuzmanovic per Zanetti per dare più peso in mezzo. L' Inter così comincia a rendersi pericolosa e si avvicina ad Abbiati; entra anche Icardi per l'assalto finale ed al 41' Jonathan libera Guarin che scarica rasoterra in area dove Palacio tra le maglie rossonere si inventa un colpo di tacco fatale.
Stavolta San Siro esplode.
Qualche patema nel finale ma alla fine portiamo a casa il derby e i 3 punti che ci tengono in corsa per il terzo posto.
Ora tutti a mangiare il panettone sperando di trovare sotto l'albero qualche acquisto di qualità, io una letterina a Tohir l'ho mandata ora spetta a lui cacciare il grano. Alla befana a Roma contro la Lazio per trovare dentro la calza altri 3 importantissimi punti.
Tanti auguri di buon Natale a tutti i lettori del blog.( e anche a tutti i censori)
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