Fußball Total!
Rubrica settimanale sul calcio di massima serie tedesco ed italiano
N° 22 Febbraio 2014
Con la collaborazione di Michele Sensini, Emiliano di Calogero, Gianluca Danese, Marco Cadin, Fabio Pierboni e del sottoscritto David Rodinó
A tutta Serie A
di Marco Cadin
Foto ripresa da: http://sport.sky.it/
Domenica interlocutoria, quella bagnata che ci siamo lasciati alle
spalle. La solita Juventus supera l’ostacolo, a dire il vero
leggero, del derby d’Italia e continua la sua striscia di vittorie
consecutive in casa. La Roma salta il turno a causa del campo
impraticabile dell’Olimpico, respirando un po’prima della
semifinale di Coppa Italia e del derby di domenica. Napoli,
Fiorentina e Inter perdono quota, non si vede come i giocatori
arrivati dal calciomercato possano colmare le lacune palesate. Il
Milan di Seedorf è in uno stato confusionale preoccupante, mentre la
Lazio di Reja continua a fare punti.
L’anticipo del sabato pomeriggio è stato il
teatro del successo esterno dell’Udinese sul Bologna (2-0). Al
quarto d’ora, l’arbitro concede un dubbio rigore per il contrasto
aereo tra Pazienza e Lazzari. Di Natale trasforma il penalty,
portando gli ospiti in vantaggio. La reazione emiliana non si vede,
le uniche apprensioni per il giovane Schuffet sono le punizioni in
mischia di Diamanti. I primi quindici minuti del secondo tempo sono
caratterizzati dalle conclusioni dalla distanza di Diamanti,
Moscardelli e Morleo, ma finiscono tutte di poco fuori. Nico Lopez
potrebbe raddoppiare al 72°, quando si rende protagonista di un
contropiede di cinquanta metri, ma la gioia dell’ex romanista viene
rimandata ai minuti di recupero: Maicosuel serve l’uruguagio in
posizione solitaria, permettendogli di realizzare il definitivo 2-0.
Il Dall’Ara è ormai è una polveriera pronta ad esplodere di
fronte ad una squadra troppo brutta per essere vera. Intanto,
Guidolin salva la panchina, consapevole che il suo organico vale ben
più dei 23 punti attuali.
Prova incolore della
Fiorentina, che esce sconfitta per 1-0 da Cagliari. I viola non sono
mai stati in partita, appare difficile sottolineare almeno un'azione
degna di nota da parte degli ospiti. I sardi vanno vicini alla rete
con due conclusioni ravvicinate di Pinilla e Dessena, che trovano
pronto Neto. Al 39º, Roncaglia compie la frittata, stendendo in area
Sau. Pinilla realizza il penalty con grande freddezza. Nel secondo
tempo è ancora il Cagliari a fare di più, sfiorando il raddoppio
ancora con Pinilla. Senza Rossi e Gomez, la Fiorentina non punge:
Matri impalpabile.
Il Milan non ottiene più di un punto nella sfida
con il Torino (1-1). In apertura Padelli si supera smanacciando in
angolo un pallonetto di Pazzini. Al 17° l’inatteso vantaggio
granata: Immobile s’invola nell’uno contro uno con Bonera, salta
di netto il difensore e batte di piatto Abbiati. Poco dopo è ancora
Pazzini a cercare il pareggio con una rovesciata, ma il portiere
ospite è in gran giornata. Prima dell’intervallo il Torino sfiora
il raddoppio, ma Fernerud mette fuori l’assist a porta vuota
confezionato da Cerci (cross di esterno da applausi). La ripresa si
apre con il pareggio rossonero: Rami riceve palla al limite, il suo
potente destro è leggermente deviato ed entra in rete. Kaka prova a
portare avanti i meneghini, ma la sua conclusione è di poco alta. Il
Milan è tanto fumo è niente arrosto: punte e mezze punte si pestano
i piedi, Honda non dà segni di vita.
L’Atalanta s’impone sul Napoli per 3-0,
rinforzando le sue speranze di salvezza. Benitez ha preso sotto gamba
l’impegno, risparmiando per la semifinale di Coppa Italia Hamsik e
Higuain (subentrato nella ripresa). Nel primo tempo, i partenopei
hanno gestito di più il pallone, andando vicini al vantaggio con un
diagonale di poco a lato. I bergamaschi sono rimasti ben coperti
attendendo il momento giusto per colpire, che puntualmente è
arrivato al 47°: Denis prova un tiro dal limite senza troppe
pretese, la conclusione centrale passa sotto la pancia di Rejna e
s’infila in rete. Mertens potrebbe pareggiare, ma la sua
conclusione a porta vuota esce a lato. Al 64° il disastro di Inler:
il centrocampista sbaglia il rinvio, servendo il bomber Denis per il
raddoppio. Il patatrac si completa sei minuti dopo, quando Fernandez
scivola in area permettendo a Moralez di realizzare il terzo goal.
Troppi errori per il Napoli, che in fase di mercato non si è molto
curato del suo tallone d’Achille: la difesa.
Una Lazio autorevole s'impone
per 2-0 sul campo del Chievo. Vantaggio immediato dei biancocelesti,
che al 5º passano con Candreva: l'azzurro riceve palla in area da
Keita, salta un avversario con un colpo sotto di destro e insacca di
sinistro. Klose potrebbe raddoppiare, ma il colpo di testa del
tedesco finisce di poco alto. Il Chievo non riesce mai a scuotersi,
nella ripresa il giovane Keita è l'assoluto protagonista in campo.
Prima rischia di segnare con un pregevole colpo di tacco, poi
raddoppia con un tiro deviato dal limite (69º). Ora la Lazio è
pronta, carica più che mai in vista del derby.
Lo scoppiettante 3-3 tra
Catania e Livorno viene tradotto in un punto a testa, che non
migliora la precaria classifica delle due formazioni. Il Livorno
della gestione Di Carlo è squadra sparagnina, capace di presentarsi
in trasferta senza timori reverenziali. Al contrario, gli etnei sono
l’ombra degli undici leoni, che nelle ultime annate spaventavano
chiunque si affacciasse al Massimino. Goal realizzati nella ripresa.
Apre le danze Emeghara (50°), che approfitta di una corta respinta
di Frison, ma impatta Berghessio (61°) con un batti e ribatti
insistito verso la porta ospite. Al 72°, Paulinho realizza un
penalty concesso per l’atterramento del sempre attivo Emeghara. Il
tocco corto da parte di Barrientos, di un pallone proveniente dal
corner, ristabilisce la momentanea parità (75°). Il terzo goal del
Livorno è una fotocopia del primo, Emeghara insacca un respinta
centrale del numero uno rossoazzurro (77°). Il definitivo 3-3 arriva
a due minuti dal termine, quando Almiron non può fallire il preciso
assist di Lodi.
Il Sassuolo, rivoluzionato dal
calciomercato invernale, perde per 2-1 con il Verona. Partita
equilibrata fino allo sciagurato autogoal in scivolata di Manfredini,
che, nei minuti di recupero del primo tempo, gela il Mapei Stadium.
Il Sassuolo prova a reagire, ma non fa altro che lasciare spazio ai
contropiedi dell’Hellas, che potrebbe raddoppiare se Cannavaro non
compisse una prodigiosa chiusura su Iturbe. A tre minuti dal termine
arriva il goal di Toni, che supera Pegolo con un delizioso
pallonetto. La rete allo scadere di Floro Flores (di testa), non può
far altro che accorciare le distanze. Ora due domande d’obbligo al
patron Squinzi: perché rinunciare al giovane e dignitoso Sassuolo,
per far posto ai calcinacci Cannavaro, Manfredini, Brighi e Floccari?
Perché affidare la guida tecnica ad Alberto Malesani, reduce dai
recenti fallimenti di Udine, Empoli, Siena, Bologna, Genoa e Palermo?
La legge dello Juventus
Stadium è implacabile, undicesima vittoria consecutiva della
capolista tra le mura amiche. L'Inter è solo l'ultima vittima,
battuta 3-1. Partenza sprint dei bianconeri, che mettono Tevez due
volte davanti al portiere nerazzurro, ma in entrambi i casi
Handanovic chiude lo specchio. Al 15º, la Juventus passa in
vantaggio: pennellata in piena area di Pirlo per Lichtsteiner, che di
testa insacca. Prima dell'intervallo, gli interisti intavolano un
contropiede in superiorità numerica, ma Palacio spedisce a lato
l'assist di Kuzmanovic. Ad inizio ripresa, la Juventus raddoppia con
un'azione insistita, in cui Chiellini ha il merito di porre la
zampata vincente. Al 55º, Arturo Vidal chiude i conti: il cileno
tira di prima intenzione un pallone mal rinviato dalla retroguardia
nerazzurra, battendo lo sconsolato Handanovic. Nell'ultima mezzora,
la Juve mette i remi in barca, permettendo a Rolando di realizzare il
goal della bandiera (71º), segnando con un sinistro in mischia.
Palacio avrebbe potuto accorciare ulteriormente le distanze, ma un
suo colpo di testa finito alto, è l'emblema di una serata no. Troppa
la differenza tra i due club per poter sperare in un match
equilibrato.
Il derby della lanterna,
giocato lunedì sera, ha visto prevalere la Sampdoria per 1-0 sul
Genoa. Successo meritato per i doriani, che subito hanno impresso un
ritmo alto e una determinazione superiore ai cugini. In apertura, una
punizione di Palombo lambisce il palo, ma per vedere il vantaggio
blucerchiato non c’è molto da attendere. Al 27°, Maxi Lopez è
servito in area e con un perentorio diagonale di destro realizza il
goal del figliol prodigo. Ancora Lopez impegna Perin con una
conclusione centrale, mentre il Genoa si fa vedere solo con
un’innocua girata di testa di Gilardino. Nella ripresa, ci prova
spesso Bertolacci e Matuzalem fallisce un comodo colpo di testa
ravvicinato. Finisce senza tanti sussulti, il match in cui la Samp ha
vendicato il derby dell’andata.
di Gianluca Danese
Foto ripresa da: http://www.timesofmalta.com/
L' Inter cade vergognosamente, giocando male e senza lottare 3-1 allo Juventus Stadium.
Troppo il divario tecnico, fisico e mentale tra le due squadre. In mezzo Pirlo, Pogba e Vidal hanno fatto quello che volevano, ai limiti della presa in giro, con Taider, Kovacic e Kuzmanovic ( Cambiasso é fuori un mese per infortunio) a guardare.
Sulle fasce Asamoah e Lichsteiner si sono divorati i pulcini Jonathan e Nagatomo (per l 'occasione capitano..) Dietro poi i soliti immancabili brividi ed orrori; davanti Alvarez non pervenuto e le pochissime occasioni capitate non sono state sfruttate ( Palacio sotto rete non la butta più dentro)
In più ci metti il secondo e il terzo gol letteralmente regalati: gente che non segue l'uomo, che si fa anticipare in area, palloni che scottano...
Questo siamo stati costretti a vedere domenica sera.
Il mercato ci ha regalato il Profeta Hernanes dalla Lazio e il laterale D'Ambrosio dal Torino, du' pippe che però magari potranno anche fare comodo; nella speranza di fare meno figure di merda
A tutta Bundesliga
19° giornata
di David Rodinó
La settimana del calcio tedesco di massima serie era iniziata mercoledi´sera con la partita di recupero della 17° giornata tra lo Stoccarda ed il Bayern. La squadra degli svevi ha giocato un primo tempo fatto di corsa e di tanta intelligenza meritando il vantaggio con il gol di Ibisevic. Nella ripresa Guardiola inseriva Pizarro e Mandzukic che spostavano gli equilibri del match a favore del Bayern e il Peruviano prima e Tiago Alcantara con un gol da cineteca all´ultimo secondo di gioco regalavano al Bayern l´ennesimo trionfo.
Venerdí sera il Borussia Dortmund era ospite dell´Eintracht Braunschweig. In una partita tiratissima hanno avuto la meglio gli ospiti capaci di capitalizzare al meglio le occasioni avute. Nell´1 a 2 finale da registrare la doppietta dell´attaccante Aubameyang.
Partita molto intensa nella tana dello Schalke che ospitava sabato pomeriggio il Wolfsburg. Il migliore in campo, Boateng, decide con il gol del 2 a 1 la partita a favore degli uomini di casa.
Il Bayer Leverkusen sconfigge non senza difficoltá tra le mura amiche lo Stoccarda. La partita é stata decisa nel finale dal gol del subbentrato e ritrovato Derdiyok che con un colpo di testa da distanza ravvicinata realizzava il 2 a 1.
Colpito ed affondato l´Amburgo in casa dell´Hoffenheim che con un sin troppo facile 3 a 0 spedisce gli ospiti in piena zona retrocessione al penultimo posto.
Vittoria con gli occhi a mandorla per il Mainz, al settimo risultato utile consecutivo, contro il Friburgo. I due sudcoreani Park e Koo realizzano i gol per il 2 a 0 finale.
Dopo essere passata in vantaggio nei primissimi minuti a casa dell´Augsburg il Werder Brema spegne i suoi ardori agonistici e si lascia travolgere dalla squadra ospitante che vince per 3 a 1 e si conferma come la piú grossa sorpresa positiva della Bundesliga 2013-2014.
Si conferma dopo il ritorno al successo nella ventesima giornata l´Hannover che sconfigge per 3 a 1 il Monchegladbach. La squadra di casa ha meritato il successo grazie ad una migliore fase difensiva e a veloci ripartenze.
Domenica pomeriggio gli spalti dello stadio Olimpico di Berlino erano stranamente poco gremiti. Forse molti simpatizzanti dell´Hertha avevano previsto una giornata storta dei propri beniamini che, malgrado fossero passati in vantaggio col solito Ramos, contro il redivivo Norimberga perdono per 1 a 3. Tra gli ospiti grande prova del giovane attaccante svizzero Drmic.
Domenica sera é stata una partita senza storia quella tra il Bayern e il Francoforte. I bavaresi vincono per 5 a 0 e proseguono la loro incredibile stagione. Da segnalare il record per la Bundesliga realizzato da Thiago che ha in questa sola partita toccato per 185 volte il pallone.
Partita molto intensa nella tana dello Schalke che ospitava sabato pomeriggio il Wolfsburg. Il migliore in campo, Boateng, decide con il gol del 2 a 1 la partita a favore degli uomini di casa.
Il Bayer Leverkusen sconfigge non senza difficoltá tra le mura amiche lo Stoccarda. La partita é stata decisa nel finale dal gol del subbentrato e ritrovato Derdiyok che con un colpo di testa da distanza ravvicinata realizzava il 2 a 1.
Colpito ed affondato l´Amburgo in casa dell´Hoffenheim che con un sin troppo facile 3 a 0 spedisce gli ospiti in piena zona retrocessione al penultimo posto.
Vittoria con gli occhi a mandorla per il Mainz, al settimo risultato utile consecutivo, contro il Friburgo. I due sudcoreani Park e Koo realizzano i gol per il 2 a 0 finale.
Dopo essere passata in vantaggio nei primissimi minuti a casa dell´Augsburg il Werder Brema spegne i suoi ardori agonistici e si lascia travolgere dalla squadra ospitante che vince per 3 a 1 e si conferma come la piú grossa sorpresa positiva della Bundesliga 2013-2014.
Si conferma dopo il ritorno al successo nella ventesima giornata l´Hannover che sconfigge per 3 a 1 il Monchegladbach. La squadra di casa ha meritato il successo grazie ad una migliore fase difensiva e a veloci ripartenze.
Domenica pomeriggio gli spalti dello stadio Olimpico di Berlino erano stranamente poco gremiti. Forse molti simpatizzanti dell´Hertha avevano previsto una giornata storta dei propri beniamini che, malgrado fossero passati in vantaggio col solito Ramos, contro il redivivo Norimberga perdono per 1 a 3. Tra gli ospiti grande prova del giovane attaccante svizzero Drmic.
Domenica sera é stata una partita senza storia quella tra il Bayern e il Francoforte. I bavaresi vincono per 5 a 0 e proseguono la loro incredibile stagione. Da segnalare il record per la Bundesliga realizzato da Thiago che ha in questa sola partita toccato per 185 volte il pallone.
Non tutti i mali vengono per
nuocere…
Di Fabio Pierboni
Foto ripresa da: http://www.calciomercato.it/
La Lazio si
presenta al Bentegodi travolta da mille polemiche, la cessione di
Hernanes nell’ultimo giorno di mercato ha fatto esplodere la
contestazione dei tifosi contro la dirigenza, a poco sono valsi gli
acquisti di Kakuta e Hélder Postiga. Se proprio dovessimo trovare un
elemento positivo, potremmo sperare che la partenza del brasiliano
possa lasciare maggior spazio a un talento puro, uno di quei
giocatori che sanno dare del tu al pallone, Balde Diao Keita, non
tutti i mali vengono per nuocere.
Il Chievo reduce da troppe giornate
senza vittoria prova a dare uno scossone all’ambiente, la società
veneta è stata molto attiva nel mercato, anche se Corini per la
partita casalinga contro i biancocelesti si affida a una formazione
più che collaudata. Nel 3-5-2 speculare a quello di Reja trovano
spazio Paloschi e Téréau in attacco con Rigoni in cabina di regia e
Dainelli, Frey e Cesar nella difesa a tre. La Lazio si schiera ancora
con Berisha tra i pali, Biava, Radu e un ritrovato Dias in difesa,
Cavanda e Lulic sulle fasce, Ledesma e Biglia al centro con Keita e
Candreva a ridosso di Klose.
La sfida ha inizio sotto una fitta
pioggia, al sesto minuto Keita s’invola sulla fascia sinistra,
mette al centro per Candreva che controllando con il destro elude
l’intervento dell’avversario e supera Puggioni con un potente
sinistro da distanza ravvicinata, per l’ala laziale si tratta del
settimo centro in campionato, sommando anche gli 8 assist ci si rende
conto della splendida stagione del centrocampista della Nazionale.
Il Chievo prova a rispondere con
Paloschi che gira di poco sopra la traversa l’ottimo invito di
Bentivoglio. La reazione clivense è sterile, è la Lazio invece che
rischia più volte di raddoppiare. Al 12’ Klose non trova la giusta
coordinazione sul perfetto assist di Ledesma, il tedesco spedisce
alto da ottima posizione. Alla mezz’ora filtrante di Biglia per
Keita che conclude in porta trovando la parata di Puggioni. Corini è
costretto a due sostituzioni per altrettanti infortuni, fuori
Dainelli e Hetemaj, dentro Radovanovic e il nuovo acquisto Canini.
Il secondo tempo si apre sempre con la
Lazio in avanti, al 55’ Candreva mette al centro per Keita che gira
di tacco costringendo Puggioni a rifugiarsi in angolo, molto bello il
gesto tecnico del Giovane Laziale. Al 61’ Biglia si fa ammonire per
un intervento ai danni di Sardo, l’argentino fino a quel momento
tra i migliori in campo, commette una grande ingenuità che lo
costringerà a saltare il derby per squalifica.
L’ennesimo cross di Candreva al 66’
viene vanificato da Lulic che spedisce alto a porta vuota. Il
raddoppio laziale arriva quattro minuti più tardi, Keita lascia
partire un potente sinistro dal limite dell’area, il pallone
deviato da Canini si insacca in rete. Nella parte finale della
partita trovano spazio anche Perea e il diciottenne romano Luca
Crecco, all’esordio stagionale.
La miglior Lazio da trasferta di questa
stagione, non che ci volesse molto, ma bisogna ammettere che la cura
Reja sta dando ottimi frutti, non solo per quello che riguarda i
punti, 11 in 5 giornate, ma anche per un ritrovato equilibrio tattico
e una sorprendente produzione offensiva.
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